Mi hanno colpito le considerazioni di una ex militante di sinistra fortemente delusa dalla attuale governance politica. Il succo è questo: se la sinistra vuole uscire dalla notte deve smetterla di negare fatti che sono sotto gli occhi di tutti. “Bella scoperta”, qualcuno dirà, “quasi come la scoperta dell’acqua calda!” Sarà, ma il PD non l’ha fatta! Forse perché questo significherebbe autocritica sulle scelte portate avanti in tutti gli ambiti, sia locali, sia Regionali e Nazionali.
Quindi anche a Carpi pochi dubbi e un’ostentata sicurezza in tutte le scelte della Amministrazione Comunale: sarebbe polemica ormai inutile elencare i numerosi frangenti dove questo è avvenuto ma va ricordata almeno la negazione della cementificazione selvaggia che l’ufficio tecnico e l’assessore all’urbanizzazione hanno permesso negli ultimi 10 anni!
Sembravano i malumori dei soliti ambientalisti, sostenuti dalle “fastidiose” minoranze in Consiglio Comunale, invece i dati ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale) attestano come buona parte del territorio carpigiano sia inevitabilmente persa e non rinnovabile. Negli ultimi dieci anni si è cementificata una quantità di ettari che corrisponde a quasi il 20% del territorio comunale, con un andamento esponenziale di oltre il 1000% rispetto al periodo precedente e un consumo di suolo tanto elevato ed accelerato non più sostenibile e foriero di gravi danni ambientali.
La suddetta dannata politica negazionista di Tosi e compagni che hanno acconsentito ad una ulteriore cementificazione a ovest della città poche settimane prima della consultazione elettorale del giugno scorso è stata forse l’ultimo colpo di coda di un partitone miope, troppo sicuro di sé, ecologista solo a parole.
La nuova giunta sembra voler cambiar rotta e promette maggior ascolto delle associazione di cittadini e la realizzazione di quei grandi parchi da anni in gestazione. Speriamo che sia un segno di “apertura degli occhi sulla realtà” e noi di CARPI FUTURA continueremo a dare il nostro apporto alla soluzione dei problemi urbanistici e del verde pubblico.
Per questo proporremo in Consiglio Comunale una mozione riguardante una aspetto sottaciuto: la situazione del territorio agricolo che circonda Carpi, caratterizzato da una estrema rarefazione di alberi e siepi.
Sono scomparsi i filari di olmi , ontani , salici, pioppi , carpini e con loro le siepi che delimitavano i vari appezzamenti di colture.
Non è solamente un fatto estetico, ma le piante e le siepi in campagna sono anche necessarie per contrastare la produzione di CO2, per favorire le biodiversità e ridurre il rialzo termico.
Problema di non facile soluzione ma che c’è e va affrontato.

verde pubblico da ripensare