Riteniamo che un registro delle unioni civili che abbia valenza nazionale potrà risolvere molti problemi di persone coabitanti che non vogliono o non possono sposarsi, prima di tutto avrà come risultato di dare omogeneità a una normativa attualmente molto diversificata. Problemi di eredità, di esecuzione delle ultime volontà, ecc. devono essere in sintonia con le leggi esistenti, armonizzarsi con queste e non possono certo essere decisi a livello comunale. E non è male che tale registro si occupi seriamente di introdurre anche i doveri dei conviventi oltre ai diritti. Tra le cose che auspichiamo di trovarvi c’è anche un’attenzione agli aspetti fiscali, quali il cumulo o non cumulo dei redditi. In modo che non si realizzi il paradosso per cui chi è sposato risulti penalizzato rispetto a chi convive.
Non a caso questo strumento che appare adatto a mettere chiarezza a tante situazioni difficili risulta essere vicino all’approvazione da parte del Parlamento e sostenuto dal governo Renzi. Una ragione in più per ritenere inutile il lavoro che è costato questo adempimento locale che ci viene proposto in Consiglio comunale.
Riteniamo infatti che a livello comunale sia uno strumento inutile, anticipazione di una cosa che verrà, ovviamente privo di effetti giuridici, puramente dichiarativo e solo dettato dall’esigenza di apparire progressisti di fronte al proprio elettorato. Un po’ come quelle città che mettevano il cartello “Comune denuclearizzato”. Non a caso in molte città dove il registro è stato istituito si è rivelato un flop colossale e diverse città dopo dieci anni di inutilità, sostanzialmente inutilizzato o addirittura coi fogli immacolati lo hanno lasciato cadere morto e sepolto.
Registri nati con largo anticipo, fin dal 1998, sono stati aboliti per mancanza di iscrizioni (esempio a Desio, a Gubbio e altri). Evidentemente i cittadini sanno di cosa hanno bisogno e non hanno bisogno di un registro comunale. Un registro che va da Fossoli a Santa Croce non risolve nessun problema reale importante.
Padova, città di 200 mila abitanti ne ha registrato 50 di coppie. Facendo la proporzione Carpi ne registrerà 10, oppure zero, come a Novi.
Per queste ragioni noi consiglieri di CARPI FUTURA ci asteniamo su questa delibera.