In questo articolo, troverai la nostra posizione sul recente Consiglio Comunale monotematico sulla «sicurezza in città».
- il tele-soccorso gratuito per gli anziani
- gli incentivi per i corsi di autodifesa soprattutto per le donne e le ragazze dai 14 anni
- utilizzo di una app per l’interazione partecipata con l’amministrazione riguardo sicurezza e decoro urbano
- un più capillare presidio territoriale, quindi un vigile che – a rotazione – giri per le strade dei quartieri ed entri nei negozi o nei bar informandosi di come stanno le cose.
Finalmente – nel Consiglio Comunale monotematico del 13 gennaio scorso (*) – anche la Giunta Bellelli ha riconosciuto che non è demagogico discutere di sicurezza e soprattutto non è né di destra né di sinistra. Certo, a sentire l’Assessore Mariella Lugli tutto si riduce ad un confronto tendenziale tra le statistiche rilevate a Carpi e quelle della provincia riguardo la piccola criminalità organizzata (furti, rapine o truffe). E visto che i numeri sono al ribasso, il “problema sicurezza” nella nostra città sostanzialmente non esiste.
Peccato per tutti quegli anziani, donne e adolescenti che “hanno paura” a rientrare a casa la sera, a recuperare la macchina nei parcheggi dei supermercati, ad attraversare i parchi o i viali meno frequentati, ad aprire la porta ad uno sconosciuto! C’è un’insicurezza diffusa – reale o percepita poco importa – che non ha avuto risposte. C’è il timore, anche a margine di scontri veri e propri tra gruppi di giovani rivali, per una possibile aggressione che non sempre si limita ad atteggiamenti verbali offensivi o volgarmente denigratori.
A questi cittadini l’Assessore Lugli ha spiegato invece che «a Carpi non ci sono le baby-gang» e «azzuffarsi per strada non è reato mentre le scazzottate tra le compagnie dei bar c’erano anche negli anni settanta» addebitando ai giornali locali la responsabilità di amplificare i singoli episodi, drammatizzandoli per “fare notizia”.
Secondo i consiglieri di CARPI FUTURA questo atteggiamento significa mettere la testa sotto la sabbia e non recepire un fenomeno di straniamento sociale che ha portato questi giovani a sentirsi come outsider nella nostra società, dei cittadini-estranei potenzialmente esposti ad una futura deriva criminale.
Noi riteniamo che oltre ai tradizionali mezzi di prevenzione e deterrenza (la video sorveglianza e il pattugliamento della polizia locale) debbano essere rinvigorite quelle politiche di sostegno ai centri educativi di aggregazione giovanile (in senso ampio, quindi gli oratori come i circoli ricreativi) che pur erano assai attive fino a una o due generazioni fa e attualmente circoscritte al solo Mac’è.
- certamente un cammino di lungo percorso, ma ugualmente un passo importante da perseguire con determinazione: serve più attenzione verso i giovani delle categorie maggiormente disagiate – dal punto di vista abitativo, scolastico e sociale – se vogliamo che la nostra città sia percepita come una “casa comune” in cui il diritto alla sicurezza di ciascuno diventi il dovere di tutti
Chi ha avuto la pazienza di ascoltarsi la cronaca consiliare si sarà sorpreso tuttavia che nel profluvio di grafici, di numeri e di statistiche forniti dall’Assessore e nei rassicuranti interventi del Partito Democratico, non ci sia stato nemmeno un accenno o l’avviso di un’ipotesi investigativa sulla presenza di infiltrazioni mafiose nel territorio comunale.
Se ne parla da tempo, e non solo nel settore dell’edilizia, a Modena e a Reggio a livello di convegni o indagini giornalistiche, per cui non ci sembrerebbe inutile domandarci: e a Carpi, niente di niente? Non è forse anche questo un problema di sicurezza che, anzi, rischia di toccare nel profondo la nostra comunità nel momento in cui – al traino del PNRR – prenderanno avvio investimenti pubblici multimilionari?
Il nostro rammarico è che l’Amministrazione Bellelli – la quale certamente non è cieca – sia ben consapevole del rischio mafia o camorra o di quant’altra organizzazione criminale di grosso profilo, ma che preferisca – per motivi politici e finché possibile – non farne parola all’opinione pubblica e alle forze consiliari.

ci è stato detto che Carpi non è il Bronx …