Circa 3 mesi fa, il 25 maggio ,nasceva di fatto il nostro movimento politico, improntato al civismo e svincolato da etichette partitiche, il cui nome è anche un programma: Carpi Futura.
Questi 100 giorni sono stati densi di impegni per il sottoscritto e per i nuovi Consiglieri Anna Azzi e Paolo Pettenati , precipitati nel mondo nuovo e complesso del Consiglio Comunale e del Consiglio delle Terre d’Argine.
Impegni ardui anche per il “peso” degli argomenti affrontati riguardanti variazioni di Bilancio ed analisi dei Piani Edilizi straordinari post terremoto .
Noi Consiglieri di Carpi Futura abbiamo ,in questi frangenti, constatato l’importanza di avere alle spalle “un gruppo” coeso, entusiasta e competente e quindi di grande aiuto per il nostro mandato elettorale .
Oltre ai suddetti impegni istituzionali, non è diminuita l’attenzione di Carpi Futura per il nostro Ospedale, alle prese ormai da mesi, con disservizi scandalosi e misteriosi ( tali sono definiti gli eventi a cui non si da spiegazione ) .
E in attesa che qualcuno o qualcosa si muova, passa questa estate, con grandi preparativi per tutti gli appuntamenti del Settembre che verrà: primo per importanza l’elezione del Presidente e del Consiglieri Provinciali (27 settembre) in un momento di grande confusione istituzionale. Come infatti si sa , la legge 56 del 7 aprile scorso ha di fatto abrogato le Province come fino ad ora intese, dando ampi poteri alle Unioni dei Comuni .
L’importanza di quanto suddetto sta nella capacità del nuovo Ente, nato dalle ceneri della Provincia, di incidere sul futuro economico ed amministrativo di Carpi .
Sarà Carpi una “ dependance “ di Modena oppure sarà protagonista e nuovo centro di riferimento della vasta area Nord ?
E’ un quesito questo di notevole peso politico, infatti, come cercherò di esemplificare di seguito, la futura “road map” della nostra amministrazione cittadina, dipenderà da questa scelta .
Se cioè Carpi dovrà essere,come in parte gia è, un quartiere periferico,importante e ricco, di Modena, allora si attivino tutti quei progetti che favoriscono i collegamenti :
le risorse economiche siano indirizzate al raddoppiamento della Statale Romana ed al efficentamento ferroviario con la creazione della più volte auspicata metropolitana di superfice Carpi Modena Baggiovara . I Carpigiani di domani potranno così facilmente usufruire delle strutture ospedaliere di Modena, degli impianti sportivi di Modena e delle sue scuole e, viceversa molti lavoratori e studenti potranno trovare conveniente alloggiare nella periferica ma ben”servita” Carpi .
Vien da se che in questa ottica Modenocentrica dovranno rientrare gli investimenti urbanistici e logistici di tutti i centri della “ bassa” che sono anche più distanti e periferici di Carpi .
Scelte urbanistiche, strategie di sviluppo ed investimenti completamente diversi se Carpi, come lo fu in passato, vorrà essere centro di riferimento per Cavezzo, Novi, S .Possidonio, Rovereto, S.Antonio, Medolla e Mirandola e anche Moglia benchè in Lombardia , senza dimenticare per vicinanza topografica, Rolo, Fabbrico e Reggiolo che appartengono ad altra provincia .
Un grande bacino quindi che da sempre ha gravitato e gravita su Carpi, sul nostro Ospedale,sulle nostre scuole medie superiori e professionali, che lavora nelle nostre strutture manifatturiere e che vive nella nostra Piazza .
Allora si che ha senso litigare per un Ospedale che sia adeguato e non depotenziato (come sta avvenendo ora ), ha senso ragionare di un nuovo assetto stradale verso la “bassa” con una uscita Carpi Nord sulla Brennero e allacciamenti verso la Cispadana che verrà. Ha senso spendere risorse per quel grande Palazzetto dello Sport tante volte promesso e mai realizzato perchè non cen’è uno in tutta la vasta area Nord .
Non si può fare tutto ma non si può neanche continuare a gestire la nostra città senza un programma a lungo termine che deve , per forza, passare per una chiarificazione del ruolo che ha Carpi ( e le Terre dArgine) nella Privincia e nella Regione .