CONFERENZA DI FINE ANNO 2015: SANITA’
La Corte dei Conti quantifica il definanziamento della Sanità Pubblica in 31 miliardi di Euro dal 2010 al 2014(più di quanto si sia tagliato in Grecia Spagna ed Irlanda nonostante il nostro quadro macroeconomico sua decisamente migliore ).Questo definaziamento ha un volto evidente: si taglia dove è più facile non riuscendo a farlo dove è più utile .
Così la Sanità pubblica migliora i conti nel breve periodo ma a discapito della performance presente e futura.
Tra le misure di contenimento della spesa ,il più eclatante è il taglio dei posti letto : in 10 anni persi 70 mila posti letto: un disastro annunciato per liste d’attesa, per i Pronto Soccorso diventati veri Reparti di ricoveri inappropriati ed insicuri; inoltre blocco del turn over con senectus dei medici (il 43% ha più di 55anni), blocco dell’ assunzione degli infermieri (63 / 1000 abitanti : la più bassa in Europa occidentale ).
A rendere perfetta la tempesta del SSN ,iniziata con la crisi economica del 2008,a quanto sopra si aggiunga : 1) il dissolversi dei Partiti tradizionali in preda ad una colossale crisi di fiducia e di consenso e che hanno derubricato la Sanità dal loro interesse,e hanno pilatescamente affidato il problema ad “ organi tecnici “ o “tavoli di confronto “ oppure a “conferenze di concertazione “ come la CTSS .
2) Spostamento dell’asse della politica Sanitaria verso la Regione: questo neo centralismo ha cambiato la geografia sanitaria con riduzione del numero delle aziende e l’imporsi di un gigantismo istituzionale che rende sempre più corta e stretta la catena di comando formata da Presidente o Assessore e Direttore Generale e pochi adepti, tagliando fuori tutti gli altri attori del sistema .
3) Crescita del contenzioso legale che toglie serenità al sistema delle cure e provoca ulteriori spese per apparati burocratici di controllo.
A tutto quanto sopra la nostra lista civica Carpi Futura, in concerto con le altre liste civiche modenesi (UNIAMOCI ) sta cercando di dare pragmaticamente un argine, non solo continuando a monitorare la situazione locale (Ospedali e distretti sanitari ) ma anche proponendo misure per il controllo della spesa sanitaria con un’ ottica diversa da quella dei tanto declamati tagli lineari.
Tutto questo si è concretizzato in interrogazioni e mozioni presentate il Provincia grazie alla presenza del sottoscritto e di altri esponenti di liste civiche.
Le più eclatanti sono state le richieste di investimenti per la rete viaria della bassa, di vitale importanza sia per la possibilità di reale gemellaggio degli Ospedali di Carpi e Mirandola ,sia per le esigenze della Protezione Civile .
Siamo ancora in attesa di risposta ad una mozione che riteniamo molto importante per il controllo della spesa sanitaria nella nostra ASL : cioè il controllo della mobilità passiva dei pazienti in altre Regioni a discapito del contrario cioè della mobilità attiva . Al di la delle spese che la nostra ASL deve alle altre Regioni, il fatto che la “bilancia” della mobilità, fino a qualche anno fa spostata in nostro favore ( mobilità attiva ) ,sia ora spostata sulla mobilità passiva, è un indice della scarsa qualità , vera o apparente, delle nostre strutture sanitarie. Questo fenomeno è particolarmente vero per Mirandola e Carpi , che hanno visto depotenziare progressivamente i rispettivi Ospedali.
Sempre nella mozione presentata in Provincia circa 1 mese fa, si fa notare come i posti letto nelle strutture pubbliche siano calati ( come richiedono i dettami della spending review) ma che invece siano cresciuti nelle strutture private convenzionate . Cosi come siano veramente colossali i versamenti dalla Regione verso le Case di cura private convenzionate, dove vengono a realizzarsi interventi terapeutici, interventi chirurgici, visite specialistiche anche di alto livello in concorrenza con le strutture pubbliche del SSN. Abbiamo quindi chiesto a Muzzarelli che è presidente della Provincia ma anche presidente della CTSS, di valutare se sia economicamente opportuno “ appaltare “ di fatto numerose prestazioni sanitarie specialistiche ad elementi privati ,però pagati dal pubblico, in un’area Modenese dove spiccano per dimensioni, modernità e costi , Ospedali come Baggiovara NOCSAE e Policlinico Universitario.
Altra richiesta pressante è quella di uno studio di fattibilità per la realizzazione di un Ospedale nuovo della “ area Nord” non essendo più garantiti gli standard di qualità ed appropriatezza funzionale da parte dei due ospedali esistenti ( Carpi e Mirandola) specialmente dopo il terremoto del 2012. e specialmente dopo le false promesse del PAL del 2011.
Questo sentiamo di dover fare e questo dobbiamo ai nostri cittadini .
Verrini Giorgio, CapoGruppo Carpi Futura e Consigliere Provinciale di UNIAMOCI