«Tornando al mio precedente articolo (…) ho scritto del perché alcune minoranze del nostro Consiglio comunale non siano in grado di promuovere un altro clima tra loro e la maggioranza del sindaco Alberto Bellelli. Per esempio perché “Carpi Futura”, invece di accodarsi ai partiti della destra non si rende disponibile, con i suoi due ottimi Consiglieri comunali, a un incontro con la maggioranza per un nuovo futuro». Questo il poscritto apposto da Rossano Bellelli, fondatore della lista Carpi 2.0 che sorregge la maggioranza con tre consiglieri, a una lettera apparsa ieri sul numero di Voce in edicola. Nella lettera, l’esponente politico di lungo corso, molto ascoltato – si dice – dai vertici del Pd e dal Sindaco, apre decisamente a una alleanza con la lista civica Carpi Futura, rivolgendosi direttamente ai suoi due consiglieri Michele Pescetelli e Anna Colli. Questo, a conclusione di un ragionamento che, in nome dell’emergenza Coronavirus, punta a unire le forze migliori per disegnare il futuro della città, lasciando in disparte l’opposizione più barricadiera che utile rappresentata oggi dalle destre che siedono in Consiglio comunale.
Per chi conosce le capacità manovriere e il peso di Rossano Bellelli sulla politica locale, non è un ragionamento liquidabile come chiacchiera politica. Per due ragioni, soprattutto. La prima è che Bellelli ha avuto un ruolo determinante nella elezione del Sindaco, alla quale concorse raccogliendo l’8 per cento dei voti: e le sue strategie non sono mai casuali, ma sempre concordate con il maggior partito del centro sinistra cittadino. La seconda è che in Giunta c’è sempre in caldo il posto per un settimo assessore: una posizione tenuta libera finora proprio in vista di un ampliamento della maggioranza per il quale si è sempre guardato più a Carpi Futura, dopo che ne sono stati estromessi gli esponenti vicini al centrodestra, che non ai Cinque Stelle, evidentemente considerati da Bellelli meno avvicinabili dei “civici”, almeno a livello locale e nonostante a Roma governino insieme al Pd.
Anche con le truppe di Giliola PIvetti e Paolo Battini un’intesa non sarà facile, date le note divergenze rispetto al centro sinistra su questioni come le strategie per Aimag, per la Sanità e l’ospedale e la gestione dell’urbanistica. Soprattutto le prime due, perché in materia urbanistica il recente plauso con cui Carpi Futura ha salutato il progetto per il Parco della Cappuccina e l’avvicendamento che ha portato Riccardo Righi alla gestione dell’urbanistica al posto di Simone Tosi, hanno molto attenuato le asperità di un temnpo. C’è infine da considerare che con un ingresso in maggioranza, se non addirittura in Giunta, di Carpi Futura, Bellelli rafforzerebbe la componente centrista e cattolica della coalizione, bilanciandolo lo storico potere dei post diessini e avvicinando così il suo antico sogno – spesso confidato a livello di battuta – di far governare finalmente Carpi dalla Dc.