Non sappiamo se è ufficiale o ufficioso o un modo ruspante di lanciare di nuovo la proposta in mezzo all’opinione pubblica per vedere l’effetto che fa. Lo sapevano anche i muri che l’intenzione era quella di approdare al ritiro a domicilio anche di plastica e vetro, Ci sono diverse interviste che lo testimoniano.
Fin da quando fu adottata la differenziata porta a porta si prendevano ad esempio realtà dove anche plastica e vetro erano raccolti in questo modo.
Siamo di fronte a un dirigismo esasperato e a nessuna attenzione alle opinioni dei cittadini. In sostanza chiunque muova critiche viene bollato come ignorante, rompiscatole, contrario alla raccolta differenziata e pregiudizialmente contro la giunta ed i santi che la compongono. Ma questa è una questione di metodo ed il PD (ma anche i partiti che hanno lo preceduto, dai DS fino al PCI), ha sempre avuto questo modo di porsi.
Prima o poi arriverà il momento in cui a furia di sommare questo atteggiamento a decisioni completamente senza senso, cadrà anche il mito dei buoni amministratori di centro-sinistra in Emilia.
In ogni caso pensare di combattere gli abbandoni ritirando plastica e vetro a domicilio non è solo sbagliato da un punto di vista concettuale, ma anche completamente inefficace. Semplicemente aumenteranno gli abbandoni nei fossi e il “turismo dell’indifferenziato”, ovvero chi si reca nelle città vicine a buttare i sacchi neri.
Specialmente per chi abita in un condominio questa raccolta farà discretamente arrabbiare, se portata avanti.
Nel frattempo vediamo che la maggior parte dei rifiuti che produciamo sono contenitori e packaging commerciali che potrebbero essere ridotti in maniera estrema senza conseguenze per la conservazione e il trasporto dei beni. Ma anche lasciando che aziende idiote sprechino plastica per attirare i consumatori, questo genere di rifiuti sono facili da riconoscere per i computer moderni e altrettanto facili da dividere, pulire e anche rivendere. Certo se la tecnologia che usiamo è composta da forni e presse meccaniche andiamo poco lontano. È qui che si vede la capacità di una classe dirigente, esplorando le possibilità di un mondo industriale che in altre zone è avanti a noi e può essere facilmente copiato. Questo si chiama pensiero laterale. Togliere i bidoni per risolvere i problemi di igiene ambientale è una mossa da veri incompetenti. Ecco, l’abbiamo detto.
La maggior parte dei rifiuti che ci circondano sono confezioni che contengono confezioni che contengono involucri che contengono veline.
Cibo, vestiti, ogni cosa ormai viene amplificata dalla confezione.
E nessuno che si occupi di questo problema nei luoghi che contano: regione e governo. Magari questa potrebbe essere perfino proprio una cosa di sinistra.
Non serve a niente tutta questa roba stampata, colorata e incisa, la paghiamo per averla e poi per smaltirla.
Nel frattempo constatiamo anche un’altra cosa: i cittadini virtuosi ogni tanto si chiedono come stanno veramente le cose. Cioè dove vanno poi a finire i loro rifiuti così accuratamente selezionati ?
Carpi e altri comuni sono stati premiati, ma, si chiedono i medesimi cittadini selezionatori, come mai si ampliano le discariche e una di queste è proprio a Fossoli?
E come mai nella Provincia di Modena aumentano le tonnellate di rifiuti incenerite quando ci si aspetterebbe ovviamente che diminuissero?
E come mai il 40% dei rifiuti inceneriti proviene da fuori provincia e lo respiriamo noi?
E qual è la soluzione per un fenomeno che sta preoccupando le persone e imbruttendo Carpi? Togliamo i bidoni gialli e verdi.
CARPI FUTURA