Quante volte hai sentito dire che dobbiamo impegnarci per una transizione verde e fare tutto il possibile per la rigenerazione urbana e prevenire il consumo di suolo.
A Carpi lo dice anche la Giunta Bellelli. La quale però quando si tratta di passare dalle parole ai fatti non sempre mantiene un atteggiamento coerente con questi principi.
Abbiamo chiesto che il Comune acquisti quest’area per evitare altri condomini!
È l’ultimo lotto rimasto invenduto dell’area un tempo occupata dagli impianti industriali dell’ex tintoria Silan e successivamente frazionata a seguito del fallimento della stessa. Con la sua particolare forma ad “U” abbraccia il Parco Unità d’Italia che costituisce un polmone verde molto importante per un’area cittadina compresa tra le vie Carlo Marx e Muratori particolarmente congestionata e ad alta concentrazione abitativa.
L’acquisizione di questo lotto di circa 39.000 mq consentirebbe di raddoppiare la superficie del parco esistente senza necessità di particolari interventi attuativi e scongiurerebbe la possibilità di ulteriori edificazioni, come successo per quelli già in precedenza aggiudicati all’asta giudiziaria.
Tenendo conto che al prossimo tentativo di vendita senza incanto il prezzo base del lotto di 3,2 milioni sarà ribassato del 25%, il Comune di Carpi – ad un costo ragionevole per un terreno destinato alla cementificazione – avrebbe la possibilità di preservare ad uso pubblico quest’area, preziosa per la sua dimensione e la sua posizione.
A questo scopo la mozione presentata da Carpi Futura ha chiesto al Sindaco e alla Giunta di “valutare la possibilità di acquisire al patrimonio comunale” tale lotto “qualora l’asta indetta per il 7 dicembre prossimo dal Tribunale di Modena andasse deserta come la precedente”.
Peccato che nell’ultimo Consiglio Comunale la maggioranza (con l’acquiescenza dei Verdi locali, che la sostengono) abbia compattamente votato contro questa possibilità: per l’Assessore Righi e per i consiglieri della sua parte politica quella di investire denaro pubblico per comprare un’area edificabile e poi lasciarla a verde sarebbe una spesa eccessiva e ingiustificata (*).
Senza entrare nella polemica spicciola, quello che non coglie questa Amministrazione è proprio la necessità di un’accelerazione e di un cambio di passo nelle iniziative per contrastare il cambiamento climatico e il consumo di suolo. Tanto è vero che l’Assessore competente ha dovuto ammettere come non ci siano quasi più aree pubbliche disponibili nel caso si volesse iniziare una nuova campagna di piantumazioni arboree.
Come in tante parti d’Italia, anche a Carpi paghiamo oggi gli errori urbanistici degli ultimi trenta / quarant’anni. Proprio per questo dovremmo cogliere ogni possibilità per riscattare il dissennato spreco di territorio che è sotto gli occhi di tutti.
Carpi Futura chiede che l’Amministrazione metta in atto un piano di accantonamenti di bilancio che permetta di intervenire tempestivamente a difesa dell’ambiente quando si presenteranno sul mercato nuove opportunità di acquisizioni.
La bocciatura di questa nostra mozione è una sconfitta, ma la battaglia per l’ambiente a Carpi non è perduta. La consapevolezza dei nostri elettori e simpatizzanti ci consentirà di insistere e rilanciare, in Consiglio Comunale e ovunque ce ne sia la possibilità.