Persone & Idee

O si cambia, o tutto si ripete

By 23 Gennaio 2019 Febbraio 21st, 2019 No Comments

 

La discussione sul bilancio comunale di febbraio concluderà di fatto i cinque anni di attività consigliare mia e del mio gruppo. Autenticità e perseveranza sono stati i valori che mi hanno guidato: se da un lato questo ha comportato la fatica di scontrarsi contro chi in consiglio comunale ha avuto perennemente atteggiamenti irrispettosi per il proprio ruolo, dall’altro, pur in una situazione minoritaria, ci ha permesso di evidenziare una metodologia di lavoro.

Tra le tante soddisfazioni anche quella di aggiungere al nostro gruppo un consigliere che era stato eletto con la maggioranza.

In sostanza, l’ascolto e l’inclusività non sono parole o atteggiamenti che si hanno quando si decidono di avere, ma sono modi di essere, habitus mentali.

Il percorso che, assieme alla mia associazione CARPI FUTURA, mi porterà alle prossime amministrative è iniziato con grande entusiasmo, con un’enorme voglia di lavorare per la mia città, per il suo prezioso territorio, per il suo tessuto economico produttivo, negli ultimi anni sempre più fragile.

Il mio cammino inizia con la costruttiva determinazione di chi vuole ascoltare i problemi dei cittadini per trovarne una soluzione, un riscontro pragmatico.

Carpi ha fatto affiorare , in questi anni, il carattere dei carpigiani: donne e uomini che detestano lamentarsi, che non vedono l’ora di rimboccarsi le maniche e lavorare sodo: a questi guardo con conforto, cosa che sindaco, amministrazione e maggioranza non hanno saputo fare.

Un programma, quella della giunta, fitto di progetti da realizzare e di sogni da esaudire, ma dopo cinque anni il bilancio rovinosamente pende verso il non fatto, il cominciato e mai concluso, l’inutile. Quello che ogni carpigiano non può fare a meno di notare quotidianamente è come negli ultimi anni la città sia cambiata con una velocità che ne ha stravolto i connotati e, per certi aspetti, reso difficoltosa la riconoscibilità e i punti di ancoraggio valoriali.

La giunta, avvitata su se stessa, non ha saputo cogliere i momenti di novità, le nuove scadenze, non ha compreso i segnali piuttosto palesi di uno stravolgimento genetico del tessuto sociale ed economico, non ha percepito la necessità di spostare l’asse delle priorità verso nuove emergenze, spendendosi in ciò con coraggio e determinazione.

Le recenti indagini della magistratura che hanno accompagnato sui giornali la vita politica della nostra città (e che mi auguro si risolvano con nessun indagato) politicamente hanno evidenziato un pesante deficit di programmazione, progettualità e, infine, metodo.

Sistema di lavoro, certo, ma soprattutto incapacità atavica di questa giunta di relazionarsi con il consiglio comunale nella sua interezza.

Il sindaco, rassegnato, ha continuato con la sua ordinaria e grigia operatività, come se Carpi fosse l’ennesimo baraccone della pubblica amministrazione.

Da parte dei consiglieri di maggioranza solo la presunzione di approvare (almeno in consiglio comunale) le delibere della giunta senza mai alcuna autocritica, incapaci di ascoltare le posizioni delle opposizioni, forti solo dell’arroganza di sentirsi sempre e comunque dalla parte della ragione in quanto vincitori delle scorse elezioni.

Carpi è rimasta indietro, ora bisogna partire da qua, adesso è ora di cambiare le cose!

partito-democratico.carpi