Carpi, 30 dicembre 2015
NOTA CONFERENZA STAMPA SULLA NUOVA RACCOLTA DEI RIFIUTI
Si premette che viene condiviso il passaggio dalla tassa alla tariffa puntuale quindi basato sul merito e sullo spirito pedagogico di riduzione della raccolta indifferenziata, che si è consapevoli che viene richiesto comunque un percorso da parte dei cittadini, che viene apprezzato comunque il lavoro svolto da AIMAG per ridurre la raccolta differenziata, ma non l’azione di questa giunta che ha un ruolo fondamentale per incidere nel proprio rapporto con l’azienda di servizi al fine di agevolare il cittadino.
Non si condivide innanzitutto il metodo che ha portato alla scelta della raccolta differenziata, senza alcuna percorso condiviso coi cittadini e con le opposizioni, senza ascolto, tanto che si è venduta come sperimentazione una raccolta dopo aver già effettuato investimenti, ad esempio nei contenitori, per tutta la città (cosa sarebbe successo se fosse stato il caso di cambiare tutti i bidoni?)
Non solo, a parità di costi, perché non si è potuto scegliere un metodo di raccolta differente, vedendo semplicemente altri comuni, o ascoltando proposte, tra le quali quelle di Carpi Futura e quelle del Comitato che si è dovuto costituire?
Un metodo non aperto alla partecipazione, tale da fare emergere una tale rigidità che, nonostante gli sforzi, ha generato secondo noi un sistema confuso, burocratizzato e a volte contradditorio.
Rigidità nell’applicazione del regolamento senza alcuna o poca flessibilità verso una equa sintesi tra i casi diversi dei cittadini (ad esempio iniquo dare disponibilità di bidone per pannolini fino a 30 mesi, ogni bambino ha le sue esigenze evolutive e bisogna trovare criteri diversi), rigidità nel consegnare i documenti alle commissioni in ritardo, rigidità nel rispondere alle proposte delle opposizioni (si veda ad esempio il caso del proprietario di case in affitto, fortunatamente grazie alle opposizioni cambiato), ma fatto ancor più grave aver prima accettato in consiglio comunale le proposte del comitato sui rifiuti nel gruppo facebook “Carpi differente” e poi non introdotte nel nuovo regolamento.
Tra i tanti esempi quello di alzare arbitrariamente il numero minimo di unità abitative per i condomini in cui utilizzare un solo bidone. Questo dà l’idea di volere nei fatti creare un ostacolo perché evidentemente il tutto non ritenuto conveniente dal punto di vista della gestione dei ricavi.
A Giugno del 2015 è stata approvata dalla maggioranza l’aumento percentuale della TARI con la scusa che “si stava facendo un investimento per poi ridurre la indifferenziata e ridurre i costi del cittadino”.
Oltre a non comprendere per quale senso un investimento che porta benefici deve essere a carico del cittadino e non dell’amministrazione o dell’azienda stessa, almeno per quello che ci è dato sapere o che appare, si nota una totale mancanza di progetti e iniziative volti a diminuire la produzione di rifiuti.
Ma non solo, i valori delle tariffe di cui si è parlato, e che ancora non si conoscono in maniera certa, sono molto alti (in base all’art.7, ad esempio, ogni svuotamento extra costerà 18 €) e non si capisce perché non si armonizza la tariffa ai comuni di Soliera e Novi dove è più bassa.
Da parte di CF si è sempre auspicata una tariffa puntuale, ma questo meccanismo non premia i virtuosi. La tariffa fissa la si paga comunque anche se si producessero pochissimi rifiuti, inferiori alla quota minima prevista da Aimag e ci sono molti costi variabili.
Non si condivide l’arbitrarietà della scelta delle tariffe fatte a priori da parte di amministrazione e AIMAG: ogni anno in base al bilancio di previsione del servizio verranno decise sia le quote fisse che quelle variabili.
Ogni volta che però si cerca una possibilità di riduzione delle tasse (a parità di servizio), obiettivo che dovrebbe essere proprio di ogni amministratore, c’è una scusa: in questo caso lo sbandieramento dell’esigenza di equilibrare costi-ricavi (richiesto da una norma nazionale per la raccolta de i rifiuti): questo però senza dettagliare come vengono imputati i costi indiretti e quali sono le voci di costo dirette che compongono la tariffa.
Allora ci si chiede come sia possibile per un cittadino virtuoso ridurre le spese se poi le inadempienze di altri cittadini ricadono su tutta la comunità, quale sia il valore aggiunto di questo metodo se poi 400.000 euro per prevedere possibili mancati pagamenti debbano essere preventivati e ricadere sui cittadini, come mai un’azienda che versa 800.000 euro di utili al Comune di Carpi non riesca a migliorare le (già buone) efficienze e a ridurre i costi fissi e quindi le tasse; se proprio tutto questo non è fattibile, come viene dichiarato dall’assessore Tosi, ci si chiede come sia possibile che nel comune di Legnano e in altri comuni siano riusciti a ridurre percentualmente la TARI.
In conclusione si ritiene ci siano diversi elementi per temere un ormai consueto aumento della tariffa di servizio disagevole. A Novi questo è già successo, soprattutto per il settore commerciale. Certamente vigileremo sul seguito, ma intanto ci chiediamo: dove sono finite tutte le buone intenzioni del PD fatte attraverso mozioni e proclami vari ? E dove sono finite tutte le promesse fatte solo per tacitare un Comitato che conta centinaia e centinaia di aderenti e per tacitare le opposizioni?