Si è riunita martedì 27 marzo 2018 la Consulta Ambiente.
Presidente della Consulta Ambiente: Mario Poltronieri. Presenti 10 persone. Nessun rappresentante politico della giunta e questo non è un bel segno. Fuori dal palazzo comunale, solo una quindicina di cittadini, quasi tutti rappresentanti di Carpi Futura, a manifestare le forti preoccupazioni a fronte della quotidianità degli abbattimenti di alberi nel nostro territorio urbano.
Il presidente inizia ammettendo un certo torpore della Consulta che non ha vigilato come forse avrebbe dovuto, ma a parziale giustificazione chiama in causa le istituzioni che non hanno mai mantenuto le promesse fatte di coinvolgere la Consulta stessa nelle decisioni riguardanti il verde pubblico.
Per esempio nessun assessore ha ritenuto di mostrare alla Consulta il progetto della ristrutturazione straordinaria del giardino comunale situato dietro il teatro.
Nessuna condivisione mai, benché promessa, anche sulla scelta di piante o siepi per la piantumazione di parchi o viali.
Altri rappresentanti della Consulta hanno poi segnalato il ruolo delle piante per la salute e più in generale per l’equilibrio dell’eco -sistema, ed altri si sono chiesti quanto possa essere l’introito economico dell’abbattimento, stante la necessità di mantenere attivi i numerosi impianti di biomasse dove usualmente finisce il 35 % del legname e degli sfalci vegetali. Altri ancora si sono chiesti dove sia finita la pista ciclabile di viale Manzoni (viale?) per la quale venne autorizzato l’abbattimento delle piante in quella zona e cosa si aspetta a piantumare il nuovo quartiere sorto in prossimità di via Griduzza.
Infine il presidente Poltronieri ha fatto tre proposte molto interessanti.
A) Richiedere al più presto un’assemblea pubblica da tenersi alla sala Loria coinvolgente i rappresentanti della Giunta con lo scopo di valutare e discutere i criteri generali di abbattimento delle piante e la loro sostituzione e per parlare di sviluppo sostenibile.
? Pretendere dall’Assessore competente un maggior coinvolgimento decisionale mediante la presentazione di un “piano verde” da redigere all’inizio di ogni anno, cioè esattamente entro gennaio.
C) Riprendere il dialogo con la Bonifica per la piantumazione degli argini dei canali, in particolare del cavo Lama e per questo serve l’avallo delle Terre d’Argine. Inoltre sempre le Terre d’Argine dovranno farsi carico della “desertificazione” delle nostre campagne, una volta caratterizzate dalla presenza di alberi di ogni tipo ed ora impoverite dalle monocolture (vigna e mais).
Piccola riflessione personale: l’importanza del problema “verde pubblico” pare interessare tutti, stanti gli interventi ora polemici ora appassionati dei vari cittadini che imperversano sui “social”.
Ora, cari concittadini, uscite dal web e date il vostro impegno personale a sostenere la Consulta in questo suo corposo programma in difesa di noi tutti.
Firmato: Giorgio Verrini, Consigliere Capogruppo di Carpi Futura.