Sicurezza & Territorio

Istituzione del Patto per la Sicurezza dei Comuni dell’Unione delle Terre d’Argine

By 28 Aprile 2017 Ottobre 1st, 2017 No Comments

                                                                                                                                                                                              Al Presidente della Giunta
dell’Unione Terre d’Argine
Al Presidente del Consiglio
dell’Unione Terre d’Argine

Carpi, 24/04/2017

Chiediamo sia inserito all’OdG del consiglio dell’Unione il seguente ORDINE DEL GIORNO

OGGETTO: Istituzione del Patto per la Sicurezza dei Comuni dell’Unione delle Terre d’Argine

Premesso che

– la sicurezza è un diritto primario dei cittadini da garantire in via prioritaria per assicurare lo sviluppo sociale ed economico e un’adeguata qualità della vita;
– al fine di garantire una crescente capacità di risposta all’aumentata sensibilità ai problemi della sicurezza è opportuno assicurare modelli di governo che sappiano affiancare, ai necessari interventi per la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, iniziative capaci di migliorare la vivibilità del territorio e la qualità della vita, coniugando prevenzione, mediazione dei conflitti, controllo e repressione dei reati.

Considerato che

– il Patto per la Sicurezza tra il Ministero dell’Interno e l’ANCI, sottoscritto il 20 marzo 2007,
costituisce un riferimento, e rappresenta un significativo avanzamento sul piano delle politiche
integrate dello Stato con i diversi livelli delle autonomie territoriali, attraverso un rapporto di
sussidiarietà tra gli organismi statali e gli enti locali e territoriali;
– i Patti per la Sicurezza sono stati individuati quale modello operativo capace di definire una
strategia condivisa di azioni concorrenti sul territorio, ritenute efficaci in direzione della
riqualificazione del tessuto urbano, del recupero del degrado ambientale e del disagio sociale oltre
che della prevenzione e del contrasto alla criminalità;
– la condivisa necessità di conseguire tale obiettivo nel quadro di un efficace rapporto di
collaborazione fra Amministrazione statale (Prefettura, Questura, ecc.) e Amministrazione locale
(Sindaci, Polizia Municipale, ecc.), articolata nel rispetto delle reciproche competenze e
responsabilità, ha costituito oggetto di precedenti intese già positivamente sperimentate;
– vanno progressivamente eliminate le aree di degrado e di illegalità con una maggiore sorveglianza coordinata del territorio e dei servizi di prevenzione, incrementando la collaborazione tra le Forze dell’Ordine dello Stato e il Comando di Polizia Municipale, con la condivisione di banche dati per un sempre più incisivo controllo integrato;
constatato che questi accordi
– consistono in più fondi, più uomini, azioni mirate per la sicurezza, interventi per affrontare il contrasto ai reati predatori e agli atti vandalici, allo sfruttamento della prostituzione, alla contraffazione e all’abusivismo commerciale, allo spaccio di stupefacenti, all’accattonaggio e alla mendicità organizzata, agli insediamenti abusivi e al degrado urbano agli insediamenti abusivi , al gioco d’azzardo, al mancato rispetto del codice della strada, alla guida in stato psicofisico alterato, ai fenomeni di illegalità e criminalità economica e organizzata anche attraverso l’individuazione di indicatori di rischio e il coinvolgimento associazioni, sindacati, enti e istituzioni;
– consentono la creazione di misure volte alla prevenzione delle truffe agli anziani e alla violenza contro le donne, nonché alla sensibilizzazione dei giovani su argomenti quali il bullismo e il cyber bullismo e al disagio sociale in genere;
– consentono ai Comuni o alle Unioni dei Comuni di rafforzare la propria presenza istituzionale attraverso il potenziamento dell’organico e la turnazione degli operatori delle Forze dell’Ordine e della Polizia Municipale nell’arco delle 24 ore sette giorni su sette, coordinando le attività di controllo e il pattugliamento anche nelle aree maggiormente periferiche, non coperte da adeguati servizi di illuminazione pubblica e di video sorveglianza o dal “Controllo di vicinato”;

Ritenuto che

– sia anche necessario rafforzare e meglio organizzare il “Controllo di vicinato”, valutando percorsi di sicurezza partecipata in grado di coinvolgere sempre più i cittadini sul controllo sociale per dare impulso a maggiore coesione e solidarietà;
– occorra integrare e coordinare, in un’ottica di riorganizzazione del Comando di Polizia Municipale dell’Unione delle Terre d’Argine, la presenza di un “Vigile di Quartiere o della Polizia di Prossimità” che intensifichi la conoscenza e il controllo di un’area e rappresenti un referente di zona, al quale segnalare problemi o esigenze.
Preso atto che
– la sicurezza urbana richiede, a fronte anche di problematiche complesse, l’azione congiunta e programmata di più livelli di governo;
– risulta sempre più opportuno valorizzare in modo omogeneo il territorio dell’Unione dei Comuni delle Terre d’Argine anche attraverso il Tavolo della legalità e il contrasto alla criminalità organizzata che coinvolga il maggior numero di referenti istituzionali e associativi;
– dalla Relazione di Giunta al Bilancio dell’Unione delle Terre d’Argine 2017-2019 è previsto uno studio di fattibilità relativo alla videosorveglianza del territorio e la creazione di un fondo a sostegno delle vittime di reato.
il Consiglio

IMPEGNA

il Presidente e la Giunta dell’Unione delle Terre d’Argine a sottoscrivere il “Patto per la Sicurezza dei Comuni dell’Unione delle Terre d’Argine”, con il Prefetto di Modena, in accordo con le Forze dell’Ordine, per tradurre in proposte ed azioni concrete gli obiettivi formulati in materia di sicurezza, condivisi e proposti a livello locale, allo scopo di
– promuovere un sempre più proficuo e sinergico rapporto di collaborazione tra il Prefetto ed i Sindaci finalizzato ad assicurare un più intenso ed integrato processo conoscitivo delle problematiche emergenti sul territorio;
– attivare, ciascuno per quanto compete, iniziative organiche ed integrate di prevenzione sociale mirate alla riqualificazione del tessuto urbano, al recupero del degrado ambientale e delle situazioni di disagio sociale, per elevare i livelli di sicurezza e vivibilità urbana e di coesione sociale;
– prevedere integrate strategie di intervento per la qualificazione e il miglioramento del controllo sul territorio da parte delle Polizie locali;
– realizzare, nei limiti del vigente quadro ordinamentale, forme d’interoperabilità tra le Sale Operative delle Forze di Polizia e quelle delle Polizie Municipali;
– promuovere una più stretta e proficua collaborazione tra i sistemi informativi del Dipartimento della Pubblica Sicurezza e quelli delle Autorità locali, con verifica della possibilità di accesso, nei limiti consentiti dalle attuali disposizioni normative, da parte delle Polizie Municipali a taluni dati, quali quella relativa alla posizione dei veicoli oggetto di controllo;
e quindi, concretamente, definire strategie per
– prevenire e contrastare i fenomeni della dipendenza e della devianza legati all’uso di sostanze stupefacenti, all’alcolismo e al gioco d’azzardo, ponendo particolare attenzione alle iniziative di prevenzione e sensibilizzazione della cittadinanza, specie all’interno delle scuole, favorendo la collaborazione con tutti i soggetti istituzionali interessati;
– prevenire la devianza giovanile e il bullismo attraverso l’educazione alla legalità e dando assistenza ai minori vittime di reato, avuto riguardo delle modalità già avviate dai servizi sociali e educativi;
– individuare, sulla base di appositi protocolli, percorsi di recupero o di reinserimento sociale nei confronti dei soggetti minori o gruppi di giovani responsabili di reato;
– prevenire e contrastare il fenomeno della violenza alle donne e intensificare l’assistenza psicologica e sociale in caso di conflitti familiari in accordo con le realtà associative operanti sul territorio;
– prevenire e contrastare la produzione e distribuzione di merce contraffatta, il lavoro irregolare e ad altre forme di concorrenza sleale quali l’abusivismo commerciale al fine di tutelare la legittimità delle attività economiche e della lealtà della concorrenza fra operatori economici;
– controllare la regolarità delle posizioni lavorative in specifici settori della produzione locale;
– controllare il pieno rispetto delle disposizioni legislative e regolamentari che disciplinano l’esercizio delle attività produttive e commerciali;
– prevenire, controllare e accertare i fenomeni di illegalità e criminalità economica e di inosservanza delle norme sulla prevenzione degli infortuni, sul collocamento, sull’interposizione di mano d’opera (regolarità degli appalti, lavoro nero, riciclaggio, truffe), coinvolgendo anche gli enti competenti nelle materie suindicate;
– prevenire e contrastare i fenomeni di infiltrazione della criminalità organizzata nel settore degli appalti pubblici;
– promuovere un più intenso scambio informativo con le parti sociali e professionali interessate;
– coordinare controlli incrociati nel settore delle locazioni e degli affittacamere allo scopo di evidenziare eventuali situazioni di illegalità, nonché di ottenere un censimento puntuale sui residenti effettivi nel territorio;
– condividere tra gli organi di controllo le informazioni relative a compravendite immobiliari, richieste di autorizzazioni o licenze, comunicazioni di inizio di attività commerciali nonché richieste di cambio di residenza da parte di cittadini provenienti anche dall’estero;
– garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro, predisponendo interventi coordinati per assicurare il rispetto delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, con particolare attenzione al settore degli appalti pubblici;
– facilitare l’uso di misure di difesa passiva come l’installazione di sistemi di videosorveglianza al fine di prevenire i furti presso le abitazioni e gli esercizi commerciali, presso edifici pubblici e privati;
– dare impulso agli aspetti operativi dei servizi di controllo del territorio, con particolare riguardo al rapporto di relazione e di comunicazione delle Forze di polizia (Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza) e della Polizia Municipale con i cittadini, comprese le comunità di immigrati ed anche con riferimento al monitoraggio degli episodi di intolleranza e di discriminazione;
– individuare un gruppo di lavoro composto da rappresentanti della Prefettura e dell’Unione dei Comuni aperto alla partecipazione di rappresentanti delle Forze dell’Ordine, delle parti sociali e delle categorie professionali, allo scopo di monitorare l’attuazione e di condividere gli interventi più utili a garantire l’efficace assolvimento degli impegni assunti;

I proponenti

Azzi, Rubbiani, Verrini, Grossi

Unione delle Terre d'Argine