Economia & Imprese

INTERVENTO PETTENATI PREVENTIVO 2017

By 31 Gennaio 2017 Aprile 15th, 2017 No Comments

INTRODUZIONE: UN BEL CHEK UP MEDICO SENZA
INDIVIDUARE GLI STRUMENTI PER RISOLVERE IL PROBLEMA

Cari colleghi,

il periodo che ha preceduto questa discussione sul bilancio previsionale 2017 che andiamo a votare ha visto una tortuosa analisi del materiale fornito, non tanto per il cospicuo materiale pieno di documenti simili l’uno dall’altro (quasi dei copia-incolla tra documento per revisore dei conti/ nota integrativa, bilancio del comune/trasferimenti TDA), quanto perché più che un’analisi di bilancio è stata una caccia al tesoro, in parte per la non chiarezza a volte dei documenti richiesti, in parte al tempo stesso per la difficoltà nel reperire i dati.
Un esempio su tutti, elemento di discussione in commissione, capire i costi del personale trasferiti nelle Terre d’Argine. Infatti sembrano ridotti, ma se poi si guarda ai fondi pluriennali, seppure con qualche discordanza, la riduzione non c’è stata.
Diventerebbe quindi utile avere e analizzare i disaggregati correlati con le poste analoghe delle TdA oggetto di trasferimenti di scopo (tributi, acquisto di beni, personale, trasferimenti, …) e tanto altro tempo richiederebbe entrare nel dettaglio delle cifre che riproducono “scelte concrete” a fronte di “promesse elettorali”.
Per evitare repliche non nel merito dai colleghi, a titolo esemplificativo possiamo usare un caso medico: immaginiamo che la valutazione di un bilancio sia esattamente come la richiesta di un CHECK UP indirizzata verso una particolare reparto (urologia, cardiologia, …). Ricevuti gli esiti e tentato (invano) di capire gli INDICATORI si torna dal medico per farseli spiegare … ma al paziente non è per nulla venuto in mente di verificare se il centro specialistico dove è andato è: in regola con le tasse, tiene la contabilità ordinaria o semplificata ha attrezzature valide e fa regolare manutenzione delle apparecchiature i tecnici di laboratorio sono bravi o scarsi,ecc., ecc., Quindi in analogia, quello che abbiamo capito da tutte le commissioni che hanno preceduto questa discussione è che il tecnico dottor Castelli ha ricoperto bene il suo ruolo di perseguire un equilibrio contabile, minimo requisito da rispettare; ma non ci interessa, ci fidiamo (salvo malaugurate prove contrarie evidenziate dai revisori). Abbiamo anche capito che, le volte che l’assessore è presente e parla, in presenza di risorse scarse sono stati perseguiti con attenzione gli obiettivi programmati (poi non vi lamentate se alcuni colleghi vi tengono sollecitati su questioni tecniche!). Ma il Bilancio Preventivo di un Ente Pubblico è, per sua natura, un atto POLITICO ed è la “cartina di tornasole” dell’amministrazione e la nostra prima domanda di cittadini deve essere: come sta Carpi e come starà la Carpi del futuro prossimo? Per cercare una esaustiva risposta ci viene in aiuto il DUP (documento unico di programmazione) fornito dalla Giunta e documento che è ormai diventato
imprescindibile. Nella prima parte si evidenzia una generale situazione di declino economico delle imprese e delle famiglie di Carpi (queste ultime con gravi problemi di disoccupazione, sfratto, utenze in mora, sovra-indebitamento, ecc) tale da prefigurare un reale, preoccupante aumento della povertà a Carpi: le aride cifre del Bilancio se vogliamo possono diventare oasi nel deserto se le rileggiamo con occhio distaccato da tecnicismi burocratici, da trionfalismi di parte, ma più attento alle emergenze socio economiche.

Dal DUP possiamo quindi recepire suggerimenti circa atteggiamenti e modalità da tenere nel valutare il Preventivo 2017/19 :
– Lì sono elencati 8 INDIRIZZI STRATEGICI con termini altisonanti, noi ne privilegiamo due prioritari;
– Evidenziamo quali OBIETTIVI STRATEGICI condividiamo o vorremmo integrare con altri.
– Riguardo agli INDICATORI DI RISULTATO dichiariamo in modo esplicito (e duro) quali sono stati effettivamente perseguiti con adeguata destinazione di RISORSE, quali raggiunti e quali disattesi.
Non trascurando i temi della sicurezza, dello sport, degli investimenti negli immobili concretamente interessa concentrarci e valutare i seguenti indirizzi e obiettivi strategici:
1) CARPI CITTA’ CHE LAVORA: Politiche per l’occupazione, l’innovazione e valorizzazione del “Made in Carpi”
2) CARPI CITTA’ SOLIDALE: Politiche per il Welfare di comunità, ecc.ecc. Nel DUP ci sono gli obiettivi operativi e le motivazioni delle scelte (che sanno molto di copia-incolla da precedenti piani pluriennali) del punto 1, e non risultano pervenuti quelli del punto 2. Data per scontata l’enfasi delle dichiarazioni programmatiche, andando a controllare (come suggerisce nota metodologica del DUP) l’incidenza delle risorse stanziate per tali “ambiziosi progetti” sia in termini di cifre assolute che di indicatori percentuali
sia per la “Carpi città che lavora” che per la “Carpi città solidale” troviamo ridottissime percentuali di incidenza di stanziamenti sul totale e, in media con le premesse fatte inizialmente con dati incompleti, siamo sotto il 2% per entrambi i punti!!!
La Carpi città che lavora e la Carpi città solidale sono entrambe sotto il 2%!!!!1 Da non dire, solo per sapere_:
1) CARPI CITTA’ CHE LAVORA = Incidenza stanziamenti sul totale
– 0,93 per industria,PMI e artigianato contro una media dei 3 anni scorsi dell’1,1
– 1,28 per commercio “ “
0,2
– 0,26 politiche x lavoro e formazione professionale “ ”
0,24
2) CARPI CITTA SOLIDALE = Incidenza stanziamenti sul totale
– 3,7 interventi x anziani “ “ 0,63
– 0,05 “ famiglie 0,04
– 0,34 “ diritto alla casa “ “ 0,21
– 5,16 Programmazione rete servizi sociosanitari??? “ “ 6,96 ( dato sul quale non ci sono stati dati dettagli) Signor sindaco mi fa piacere finalmente vedere nel suo discorso termini di efficienza e di efficacia, ma questi termini ma su che basi vengono valutati? Quindi a fronte di scarse risorse sulle emergenze sociali, scarse risorse per imprese e occupazione ci troviamo ancora avanzi di gestione eccessivi, in contrasto con gli obiettivi imposti dal DUP di perseguire il pareggio di bilancio (anche se si nota un cambiamento), eccessivi residui passivi, eccessiva giacenza di cassa, spese in conto capitale concentrate ed eccessive sulla casa comunale o sul torrione degli spagnoli (come previsto i costi di questo investimento stanno salendo e saliranno), eccessivo prelievo o fiscale (comprese le tariffe) (anche se il dato è migliorato riducendo l’IMU che poi paghiamo a livello nazionale col fondo di solidarietà), troppi trasferimenti in TDA per eludere patto di stabilità (non colpa vostra) ma che contribuiscono a celare e confondere la realtà (vedi spese del personale, alcune erano già in fondi pluriennali), oltretutto chiediamoci se conviene mantenere due enti. Le nuove norme, come previsto e ripetuto da noi, hanno previsto un miglioramento della gestione dei costi degli immobili pubblici, ma ancora ci troviamo davanti ad un grosso patrimonio non sfruttato e oltretutto ci troviamo davanti grosse spese: la maggior parte del bilancio è per la macchina pubblica. Quindi a fronte di questo ci troviamo tantissimi milioni in giacenza di cassa, anche se vincolati su investimenti pluriennali, o avanzi previsti anche per fine 2017. Per cui chiediamo di evitare avanzi futuri, di ridurre le tasse e di evitare ulteriori vincoli di investimenti (ad esempio gli oltre 200.000 per il parcheggio sotterraneo). Anzichè mantenere giacenze di tesoreria eccedenti gli importi dei fondi vincolati suggeriamo di stanziarli a supporto di Fondi di Garanzia in convenzione “con le realtà del microcredito ( sociale o d’ impresa) presenti sul territorio” secondo le
modalità sperimentate da altre Pubbliche Amministrazioni. Anche perché, come dice l’amministrazione comunale stessa nella sua analisi iniziale del DUP, ci troviamo davanti ad una stagnazione economica.
Riteniamo che il microcredito (nelle sue diverse forme, principalmente costituite da volontari) sia un interlocutore importante per le pubbliche amministrazioni e le altre esperienze di volontariato del territorio. A titolo di esempio, il Comune di Carpi o le Terre d’Argine (come stanno proponendo altre Pubbliche Amministrazioni della nostra regione e provincia) potrebbero intervenire come terzi sostenitori delle iniziative già presenti sul territorio. Per questo proponiamo, attraverso una mozione, che ci si impegni, attraverso anche commissioni ed un costruttivo confronto affinché UNA GROSSA
GIACENZA DI CASSA INUTILIZZATA SIA USATA A GARANZIA DI FONDI PER FAMIGLIE E IMPRESE.
Si tenga conto di individuare soluzioni per i fondi vincolati o evitare nuovamente di vincolarli (vedi parcheggio sotterraneo), ma che non sono soldi che devono essere spesi ma che rimangano a garanzia!!!!!
Un fondo di garanzia ed una collegata fideiussione non comporta un spesa totale, immediata e definitiva dell’importo stanziato. Il suo utilizzo dipenderà dalle percentuali di insolvenza dei finanziamenti erogati dalle banche convenzionate e dalla leva finanziaria con loro concordata. Non si tratta di contributi a fondo perduto. I livelli di insolvenza dei microcrediti operanti sul territorio sono, anche in questi momenti di crisi, inferiori al 7-8%. Quindi a titolo esemplificativo, se si destinassero parte delle giacenze di tesoreria non vincolate ad un fondo di garanzia , le somme rischierebbero le svalutazioni fisiologiche del credito ordinario. Quindi una commissione ad hoc, calendarizzata per tempo aiuterebbe ad adottare strumenti non del tutto esplorati per aiutare le nuove imprese. Inoltre, come emerso nell’ultimo dibattito del consiglio comunale sulla sicurezza, risultano anche problemi di risorse per la strumentazione della Polizia municipale, per questo motivo abbiamo proposto un emendamento che dice quanto segue:
“E’ prevista nel bilancio 2017 una spesa di 150.000 Euro per acquistare un piccolo terreno sito in via Catellani (ex buca della Messaggeria Emiliana, come la chiamano i carpigiani). Riteniamo che tale spesa (tenuta a bagnomaria da qualche anno e passata senza ragione oggettiva dagli iniziali 300.000 euro poi a 200.000 euro per due bilanci e ora a 150.000) sia totalmente inutile per i carpigiani. I suddetti carpigiani non hanno infatti bisogno di un fazzolettino di terra da aggiungere al parco della Resistenza e nemmeno di andare a sedere davanti ad alcune pietre delle preesistenti mura, (infatti per poterle osservare è sufficiente prescrivere al proprietario una recinzione che lasci libera la visuale). Proponiamo quindi lo spostamento di tale inutile spesa dal capitolo sopraelencato per portarla in trasferimento alle Terre d’Argine in CONTO CAPITALE per l’acquisto di strumentazioni per la Polizia municipale finalizzate alla maggiore sicurezza di tutti. Questa spesa di investimento è inserita tra gli importi stanziati alla Missione 5 “Tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali” – Programma 1 ”
Valorizzazione dei beni di interesse storico2 – titolo 2 “spese in conto capitale” che presenta uno stanziamento complessivo di 9.666.545,7. E inoltre, come emergerà in Terre D’argine, stanziare soldi dell’incasso da infrazioni a vantaggio di spese per la sicurezza. Nella discussione su come destinare l’avanzo a consuntivo del 2016 proponemmo di destinare risorse per scopi sociali, proposta bocciata, e di ottimizzare il patrimonio pubblico secondo le esigenze del territorio e dei servizi richiesti: ora infatti vi trovate l’emergenza della sede dei servizi sociali. A bilancio troviamo stanziata una somma di 6.100.000 euro per i prossimi tre anni per la prossima sede comunale, ma spesso a bilancio si trovano somme stanziate senza aver chiaro i progetti a cui sono destinati.
Non sappiamo come sarà questo progetto, sicuramente sappiamo che i servizi sociali di Carpi e delle Terre d’Argine hanno indetto uno stato di agitazione lamentando una sede non opportuna, e che i progetti condivisi nel tempo non hanno mai avuto una chiara identificazione. Altro argomento: nella relazione programmatica di inizio legislatura si parlava di “realizzare un palazzetto dello sport adeguato alle esigenze della città”, di questo non si vede traccia se non 2.000.000 di soldi privati per adeguare il palazzetto esistente!!!
E basta.
Valutiamo invece positivamente l’installazione di una tribuna per il campo da rugby che si spera, in futuro, possa liberarli dalla convenzione col campo di atletica dellaPatria. Seppure con un anno di ritardo dalla mozione dello scorso bilancio, si intravede un percorso per la realizzazione del Parco Lama con una spesa stanziata di 30.000, nella speranza che il percorso possa essere veramente partecipato e possa risolvere il collegamento tra il centro e l’oltreferrovia. Nella parte finale della relazione del sindaco si dà spazio al tema di AIMAG, una partecipata che genera dividendi utili all’amministrazione, ma allora le tariffe potrebbero essere più basse, con un utile immediato per il cittadino. AIMAG, la cui gestione quindi presenta alcuni aspetti da migliorare, ma che già mostra e ha sempre mostrato la sua salute.
La nostra contrarietà ad Hera l’abbiamo detta e ridetta. Non solo, quando si parla di grandi sfide sapete quante gare del gas hanno vinto con il CONSIP le quattro grandi multiutility che abbiamo esaminato recentemente in una conferenza in sala Congressi? ZERO. Non si comprende quindi questa operazione, e ancora si parla di tifo e di pregiudizi, se lo ritenete una operazione conveniente decidete cosa volete fare prendendovi le vostre responsabilità!!!! Non è colpa dell’opposizione se ancora siamo qua a parlarne.
A proposito di pregiudizi, perché non è stato dato seguito alla decisione del consiglio comunale di sentire il parere (superfluo ma voluto dalla maggioranza stessa) del difensore civico regionale per poter dare il via alla raccolta firme per il referendum cittadino? Speriamo non sia una cosa voluta e che ci sia veramente la voglia di dare ai cittadini la possibilità di decidere (a proposito di partecipazione), e si voglia anche, come proposto dal partito dell’attuale maggioranza, eliminare il quorum. Dalla trapartecipate, una libera e corrett a favore del cittadino, senza peggiorarne i servizi.