Un aiuto alla lettura e qualche commento
Qui in allegato all’attenzione dei nostri iscritti e simpatizzanti il testo definitivo del DUP (Documento Unico di Programmazione) approvato nei giorni scorsi dalla Giunta Bellelli e che a settembre sarà presentato per la discussione in Consiglio Comunale.
Materiale estremamente corposo e complesso – 340 pagine e un’infinità di tabelle che sembrano fatte apposta per limitarne la consultazione ai soli addetti ai lavori – diviso in due sezioni di cui la seconda, definita «operativa», è quella su cui vale la pena concentrare la nostra attenzione di cittadini carpigiani. Contiene infatti la traduzione pratica, anno per anno nel quinquennio della consigliatura 2019-2024, degli obiettivi «strategici» della Giunta stessa, inseriti nel quadro più generale di finanza pubblica e territoriale indicato dal Governo e qui esteso ad occupare appunto tutta la prima sezione. E non sorprende perciò che gli 8 obiettivi programmatici (indicati a pag.153) ricalchino quelli elettorali di Alberto Bellelli.
Arrivati a oltre metà mandato, possiamo piuttosto verificare a che punto siamo e cosa manca rispetto alle promesse fatte in quella sede.
E dunque possiamo chiederci:
1. È una città che crea lavoro?
2.Che si prende cura?
3.Che crea un terreno favorevole e di crescita per i giovani?
4.Sicura?
5.Verde?
6.Che investe nella crescita culturale di tutti i cittadini?
7.Una città dello sport?
8.Con una burocrazia attenta al cittadino?
Nel DUP troviamo la traduzione “fattuale” delle promesse elettorali, suddivisa per ciascuna area di intervento e assessorato di competenza, riportando (a partire da pag.168) per ogni iniziativa realizzata le cifre di consuntivo rispetto all’obiettivo prefissato e il confronto con le annualità precedenti.
A ognuno di questi quesiti – che rispecchiano appunto gli Indirizzi Strategici elencati nel DUP – ognuno può rispondere legittimamente in base alla propria esperienza ed al proprio sentire. Il giudizio più oggettivo che ci viene invece richiesto come forza politica necessita tuttavia di un confronto diretto – caso per caso – con i referenti amministrativi che solo il dibattito in Consiglio Comunale potrà consentire.
Ciò non ci esime dal dovere di porci già ora qualche domanda, ad esempio: quanto hanno inciso sull’aggiornamento del DUP per la parte “Economia, lavoro e centro storico” certe iniziative come il celebrato “Progetto Carpi” coordinato da un economista di fama come il professor Mosconi e finanziato nel 2020 per 20.000 euro? Così come lo “Studio di fattibilità su programma strategico di valorizzazione del centro storico” promosso dall’Assessore Gasparini (tabella pag.187), realizzato finora solo per 2/5 e già oggetto di non poche polemiche a proposito del questionario per i residenti?
Oppure, per quanto riguarda l’indirizzo strategico “Giovani, cultura e associazionismo” (pag.189 e seguenti) dove l’attenzione è tutta focalizzata sul numero degli utenti per i prestiti in biblioteca o dei visitatori al Campo Fossoli o al Festival Filosofia, mentre ad esempio rispetto ai giovani quali indicatori potremmo darci per capire come stanno le nuove generazioni? dove vanno a studiare finito il percorso dell’obbligo? dove trovano opportunità lavorative e con quale difficoltà?
1 Curiosamente a pag.202 nell’ultima tabella, dedicata al “tavolo giovani”, l’indicatore «Numero soggetti coinvolti nel tavolo giovani» che nella precedente edizione del DUP vedeva coinvolte ben 10 persone (per cui era facile ironizzare su come potrà mai essere Carpi una città a misura di giovane se di giovani ne coinvolgiamo solo 10?) viene qui opportunamente rinominato, con gli stessi numeri ma come «N. sedute convocate del tavolo giovani» senza peraltro darci alcuna indicazione quantitativa sulla partecipazione effettiva.
Genericità e dispersione delle informazioni caratterizzano anche il settore “Ambiente, infrastrutture, strategie urbane e mobilità” che si dipana in un’ottantina di tabelle tra le pagg.204 e 243: dalla percentuale complessiva di suolo agricolo sul territorio comunale (88%) ai mq di territorio urbanizzato per abitante (mq 216) a quelli di verde fruibile (mq 16,82 per abitante) al numero di alberi per residente (1.84) e fino ai mq totali in crescita di aree “forestate” (mq.955.000)
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senza peraltro riuscire a darci risposta chiara sullo stato di salute del verde cittadino. Idem per i trasporti, dove troviamo a pag.233 che la tabella del parco-auto circolante (ben 44.000 veicoli per 72.000 abitanti) viene sostituita da una più confortevole percentuale di 59,12% di auto “eco” (cioè euro.6 + GPL, metano ed elettrici); così si sottolineano “i km in aumento percorsi nel bike-to-work” rispetto al “piano di manutenzione straordinaria delle piste ciclabili in sede propria” riprogrammato sul 2023 (pag.234) mentre non risultano disponibili i dati della mobilità pubblica sui passeggeri trasportati annualmente sia per taxi-anch’io che per il pronto-bus o per gli Arianna (pag.237 e 238). E ancora risulta di fatto accantonato il progetto di una “riduzione n. autoveicoli in transito nei quartieri residenziali” (pag.215) in favore di “n.3 isole ambientali” riprogrammate per il 2024, cioè per chissà quando.
Il massimo della “vaghezza degli intenti operativi” andrebbe assegnato all’indirizzo strategico “Organizzazione dei servizi” dove si sprecano le parole vuote e le tabelle inutili (pag.261 e seguenti) per tutta la parte che viene definita «Ripensare l’organizzazione e il funzionamento della macchina amministrativa per migliorare i servizi al cittadino» come se riguardo un punto cruciale per il cittadino come “anagrafe e servizi demografici” fosse ancora accettabile immaginare il “ripensamento” di una struttura piuttosto che una verifica del suo funzionamento.
Andrebbe poi rilevato quanta parte degli indirizzi strategici viene di fatto sottratta ad una valutazione diretta dei cittadini attraverso i loro consiglieri, trattandosi di settori conferiti in tutto o in parte alle Terre d’Argine (ad esempio, al 100% i servizi per il welfare e pari opportunità così come scuola e formazione) e quanto sarebbe ormai opportuno che questa amministrazione si ponesse l’obiettivo, davvero “strategico”, di iniziare il percorso per un comune unico delle TdA.
Detto dell’aspetto “politico” del DUP ci sarebbe da esaminare tutta la parte più strettamente economica e contabile, riguardo quindi le entrate tributarie ed extra-tributarie dell’ente locale, e poi le aziende partecipate comunali (dal Consorzio per il Festival Filosofia ad AIMAG; da SETA a Lepida ed ACER e così via) e relative criticità. Qui – anche per un commento “a campione” come quello sopra – servirebbero davvero delle competenze tecniche specifiche che magari invece qualcuno dei nostri iscritti e simpatizzanti potrebbe condividere e mettere a disposizione per uno spunto di discussione.
2 A cosa può servire dunque se non la lettura almeno una presa d’atto di questo documento così “ostico” per il cittadino medio? Non foss’altro, io credo che possa aiutare tutti noi ad acquisire più consapevolezza della complessa macchina amministrativa comunale e ad apprezzare di conseguenza la difficoltà del lavoro svolto dai nostri Consiglieri, a loro merito e spesso senza altro supporto che la propria volontà di onorare il mandato ricevuto dagli elettori.
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Sergio Vascotto
Presidente di CARPI FUTURA Lista Civica