La realizzazione della nuova bretella che collegherà la zona industriale a ovest della città a Fossoli, costerà, in termini di consumo di suolo, almeno 800mila euro. E anche la costruzione del nuovo ospedale comporterà un dispendio di risorse perché si insedierà su suolo vergine.
Questa la conclusione cui si è arrivati dopo l’ approvazione della mozione presentata da Carpi futura, civica il cui presidente è Sergio Vascotto, riguardante il “calcolo in bilancio ambientale dei costi derivanti dal consumo di suolo”.
«Ciò significa che anche a Carpi viene riconosciuto il costo aggiuntivo, in termini di perdita dei servizi, che comporta ogni metro quadrato di terreno vergine che viene edificato o impermeabilizzato – spiega la lista civica – Parliamo non solo di mancata produzione agricola, ma di assorbimento di carbonio, drenaggio e regolazione delle acque, rimozione di particolato e di ozono, protezione dall’ erosione e regolazione del microclima. Adesso anche nel nostro territorio possiamo dare un valore economico a questa perdita, a tutti gli effetti un “costo nascosto”, che un organismo istituzionale indipendente come l’ Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) ha valorizzato in circa 10 euro per ogni metro quadro di suolo consumato, ovvero circa 100mila euro per ogni ettaro: questo per ogni anno e per tutti gli anni a venire».
Dopo l’ esempio della nuova bretella, Carpi futura mette sul piatto l’ ospedale che, come annunciato, sorgerà sulla Romana nord, in direzione Fossoli. «Anch’ esso sarà costruito su terreno vergine – aggiungono i civici – In questi ultimi 20 anni Carpi ha patito un’ impressionante espansione edilizia: ora possiamo almeno capire quanto ci sia costata questa insensata cementificazione che ha letteralmente tolto il suolo sotto nostri i piedi.
Con l’ approvazione di questa mozione viene finalmente alla luce una vera e propria “contabilità ambientale” la quale – se solo ci fosse la copertura giuridica necessaria – meriterebbe di essere considerata nero su bianco nel bilancio comunale».
«In questo senso – continua la lista – i consiglieri di Carpi futura hanno sottoscritto l’ emendamento presentato dalla maggioranza che introduce un pacchetto di indicatori per il monitoraggio annuale del consumo di suolo e degli interventi compensativi oltre che l’ inserimento nel piano urbanistico generale di una normativa più stringente rispetto alle eccezioni costruttorie previste in materia dalla legge regionale 24 del 2017 che disciplina l’ utilizzo del territorio»,
«L’ impegno di Carpi futura sarà proprio quello di verificarne l’ applicazione – promettono i civici – affinché il bilancio ambientale non resti solo un elenco di buone intenzioni».
*(Gazzetta di Modena)