“Entrare a piedi pari “ è un’espressione calcistica ma anche politica per dire di far qualcosa di decisivo riguardante questo o quel problema. E’ ora che il Sindaco e l’Assessore designato alla Sanità entrino “ a piedi pari “ sulla questione dell’Ospedale di Carpi .
Non tutti sanno che da oltre un mese le quattro sale operatorie nuove,costosissime, inaugurate il 1 maggio del 2013 e mai usate fino al 12 gennaio 2014, sono ferme ed inutilizzate dopo un misterioso incidente all’impianto elettrico.
Da oltre duemesi i lavori di ampliamento del Pronto Soccorso sono fermi per motivi imprecisati:
le ipotesi al riguardo vanno dalla mancanza di fondi,alla precarietà delle fondamenta.
Dalla relazione annuale di “Prevenzione e Sicurezza sul lavoro “ dell’aprile di quest’anno si evince che è stato fatto un gran sforzo per eliminare l’amianto dai tetti edaaltre strutture del nostroOspedale ma che ancora molto resta da fare. Ma con l’amianto non si scherza !
E’ notizia di ieri che, dopo accurati controlli tecnici,l’impianto elettrico alla prova del collaudo,non ha funzionato,provocando, pare, anche il fuoriuso del nuovissimo sistema di aereazione.Labuona notizia è che i muratorihanno finalmente trovato e chiuso il buco da cui in occasione dei recenti acquazzoni un fiume di acqua è entrato nel corridoiod’ingresso del nuovo comparto operatorio allagando anche i vicini spogliatoi .
Dunque“entrare a piedi pari “ è un dovere verso gli ammalati che vedono spostarsi la data dell’intervento, a lungo attesa. E’ un dovere verso i degenti che, a digiuno da oltre 14 ore, attendono di essere chiamati in sala operatoria,attorniati dai parenti che cercano di lenirne l’ansia mentre passano le ore e che poi vengono frettolosamente informati che “ per motivi tecnici” il programmato intervento viene spostato al giorno dopo : i motivi tecnici sono che il sistema è ingolfato perchè solo 4 sale su 8 sono agibili.
“ Entrare a piedi pari “ èun dovere verso i Medici e gli Infermieri di Sala che utilizzano da oltre un mese la vecchie 4 sale operatorie girando come trottole, con l’ansia di completare “ la lista operatoria “ tra le incazzature di alcuni e la rassegnazione di molti .
“Entrare a piedi pari “ significa dire a Muzzarelli,nuovo Sindaco di Modena che pretende altri soldi per il Policlinico, che il PAL non funziona,almeno per gli Ospedali di Area ( Carpi ) e di prossimità ( Mirandola ) e che se centralizzare la sanità significa continuare a sosteneredue grandi strutture sanitarie,cioè Baggiovara eil Policlinico che di fatto sono un doppione uno dell’altra,
faccia meglio i conti e vedrà che i soldiglisaltano fuori ( purtroppo quelli giàspesi non si possono recuperare ).
“ Centralità no grazie “ sarà il nuovo slogan dei Carpigiani che finalmente si accorgeranno che nella sanitàdella città di Modenatutto è doppio : 2 Pronto Soccorso, 2 grandi reparti operatori,2 attrezzatissimi servizi di Radiologia,2 Medicine e connessi, ecc. ecc;mentre a Carpi-Mirandola ci sono reparti accorpati, ci sono i Primari “ a scavalco “, ci sono le Unità di cura: tutti termini che nè al Policlinico nèa Baggiovara hanno mai sentito nominare .
“Entrare a piedi pari “ significarompere quell’anello chiuso che caratterizza i rapporti tra la Giunta di Carpi e la Provincia e Regione, ma per fare questo ci vuole coraggio, correttezza, passione civile,doti queste non presenti nel curriculumdella pregressa Amministrazione Comunale. Speriamo nella nuova.
Giorgio Verrini
Consigliere Comunale CARPI FUTURA