Persone & Idee

Carpi Futura dice NO ad un dibattito inutile

By 13 Aprile 2022 No Comments

Il primo punto all’O.d.g. dell’odierno Consiglio Comunale, a firma del sindaco Alberto Bellelli, ha
riguardato la proposta di revoca della cittadinanza onoraria carpigiana concessa a Benito
Mussolini nel 1924.
E’ opinione di Carpi Futura che questi dibattiti in Consiglio Comunale conducano sempre a divisioni,
strumentalizzazioni e discussioni non costruttive. Sono temi sui quali tra la maggioranza e le
opposizioni non si riesce davvero a discutere: lo abbiamo visto lo scorso anno con la nostra richiesta
(bocciata) di superare una prospettiva ideologica affinché nelle celebrazioni del 25 aprile ci fosse un
coinvolgimento di tutti e non solo della sinistra, lo abbiamo già visto pochi mesi fa quando destra e
sinistra hanno inscenato un teatrino identitario riguardo al murales dei giovani liceali su Trump o
quando ancora si è trattato di votare una mozione contro “ogni totalitarismo”.
E ancora lo abbiamo visto due anni fa sull’iniziativa (bocciata anch’essa con la motivazione che le
onorificenze si concedono e si tolgono solo ai viventi) per richiedere al governo di revocare il
Cavalierato di Gran Croce al Merito della Repubblica Italiana concesso nel 1969 al Maresciallo Tito:
un dittatore sanguinario come è oggi Putin in Ucraina e come appunto fu ieri Benito Mussolini.
All’epoca la concessione della cittadinanza a Mussolini fu approvata per acclamazione da un
consiglio comunale autocefalo, che si governava da sé, senza alcuna opposizione perché composto
di soli fascisti. Oggi la proposta di revoca, necessitando di una maggioranza qualificata e quindi di
una convergenza di voti tra maggioranza e opposizione, poteva essere una preziosa opportunità
di condivisione dei valori democratici: non una brutale espressione di parte, ma un moto della
comunità cittadina tutta.
Invece, portata in aula dalla maggioranza senza una preparazione partecipata e caricandola come
una opzione tra il bene e il male, questa delibera è diventata l’ennesima occasione per un
dispiegamento delle proprie bandiere ideologiche. Tanto più grave in quanto – mancando i numeri
– era destinata alla bocciatura. Come si è puntualmente verificato.
Al momento del voto i consiglieri di Carpi Futura hanno lasciato l’aula per sottolineare il dissenso da
questa impostazione ideologizzante voluta dal Sindaco Bellelli.
Per quanto ci riguarda non abbiamo dubbi che la nostra ispirazione politica sia assolutamente
antifascista.
Vogliamo una politica che dia prova di occuparsi di problemi reali facendo crescere in ciascuno la
consapevolezza del proprio ruolo di partecipazione alla vita pubblica della città e del paese.
Pensiamo che la votazione su un fatto politicamente aneddotico di cento anni fa e come tale ormai
annoverato dalla Storia sia stata inutile e divisoria, che la nostra città con il suo passato
resistenziale abbia da tempo riscattato quei giorni lontani del fascismo e che sia tempo perché
una nuova generazione di politici locali sappia guardare avanti lasciando da parte le lotte
ideologiche del ‘900.