Il bilancio preventivo 2018 del Comune è stato votato dal Consiglio giovedì sera, assieme al Piano degli Investimenti 2018-2020 e agli altri documenti di programmazione economico-finanziaria.
Una serata e una relazione politica, quella letta in apertura della seduta dal sindaco Alberto Bellelli, nelle quali l’ opposizione, in maniera compatta (fatta eccezione per Fratelli d’ Italia, assente), non ha intravisto nulla di nuovo, quasi fosse un resoconto di metà/fine mandato, anziché illustrare i progetti per il prossimo futuro. È sostanzialmente questo il neo che ha fatto sì che, infine, al momento del voto, i rappresentanti di Forza Italia, Movimento 5 Stelle e Carpi Futura abbiano espresso voto contrario (hanno invece votato a favore i consiglieri del gruppo Pd). Un “copia e incolla riproposto di anno in anno”, è la definizione usata da Giorgio Verrini (Carpi Futura) unitamente a Roberto Benatti (Fi), mentre la consigliera 5 stelle Monica Medici ha aggiunto a questa opinione, condivisa dal suo gruppo, alcune perplessità in merito ai “grandi cantieri” – Torrione degli Spagnoli e la nuova sede comunale, in particolare – oltre che a quello che ha definito l'”unico focus” sul quale vede l’ amministrazione puntare tanti dei suoi investimenti: la moda. Per una sanità sostanzialmente promossa, infatti, è soprattutto per i settori dell’ agricoltura e dell’ industria/artigianato che le opposizioni non hanno intravisto progetti per i quali l’ impegno e il coraggio siano pari a quanto dimostrato per Moda Makers, ad esempio. Dopo il sindaco, a parlare è stato l’ assessore al bilancio, Cesare Galantini, che ha compiuto una disamina su politica fiscale, spese, investimenti e indebitamento. Animata la replica del vicesindaco Simone Morelli, il quale ha difeso la validità dei grandi cantieri, giustificando difficoltà e ritardi in quanto causati dalle lunghe attese per i giudizi delle sovrintendenze – è il caso del Torrione e di San Nicolò – quando non dalla necessità di rivedere i progetti a seguito degli stessi giudizi, e ribadendo come un cantiere più sicuro sia da preferire a uno avviato in tutta fretta. A fine serata, bocciato dal voto contrario del gruppo Pd un emendamento del Movimento 5 Stelle, con cui si chiedeva di variare la voce di bilancio sulle cinte murarie, ” in favore di un progetto per le aree boschive. (camma)