Carpi Futura interviene sul tema ‘sicurezza dei ciclisti’. «Il Progetto sulla ‘Rete della Mobilità d’ Emergenza’, presentati nei giorni scorsi dall’ amministrazione è bello e ricco di iniziative elevate, ma noi reputiamo sia urgente e impellente andare sul concreto e affrontare subito o problemi più pratici per chi va in bicicletta, primo tra tutti quello della sicurezza».
Così Michele Pescetelli e Anna Colli, consiglieri di Carpi Futura, spiegano il contento della mozione presentata, avete ad oggetto appunto ‘La sicurezza dei ciclisti al primo posto’. «Sono due in particolare gli impegni che chiediamo alla Giunta: nell’ immediato intensificare in tutta la città la presenza di segnaletica stradale (verticale e orizzontale) per la sicurezza dei ciclisti. E’ una tematica su cui i nostri Gruppi di lavoro si sono impeganti molti in questi mesi. In secondo luogo, parimenti importante, chiediamo che siano intraprese azioni concrete per l’ educazione degli autisti al rispetto delle norme di sicurezza dei ciclisti. Perché sono molte le persone che non conoscono queste regole e quindi neppure le rispettano».
«Con il ‘bonus bicicletta’ messo a disposizione dal governo per incentivare l’ uso della bicicletta nel periodo Post-Covid19, si è registrato a maggio un +60% nelle vendite di mezzi rispetto allo stesso periodo dell’ anno scorso; inoltre la nostra Amministrazione ha annunciato di voler predisporre una serie di iniziative per incentivare l’ utilizzo della bicicletta, tra cui il progetto denominato ‘bike to work’ con cui si intende premiare chi si reca regolarmente al lavoro in bici. Peraltro, reputiamo che Carpi, fatta eccezione per alcune sperimentazioni di zone 30 km/h, come quella dell’ area di via Colombo, non sia ancora strutturata con percorsi ciclabili per permettere ai ciclisti di muoversi in sicurezza sulle nostre strade e i tempi per riadattare la nostra viabilità potranno essere ancora molto lunghi».
«Gli incidenti stradali ai danni dei ciclisti non sono diminuiti e molto spesso, come detto, non vengono rispettate le norme di sicurezza delle auto verso i ciclisti». Nel 2019 quasi un incidente su quattro (su 513 totali) ha coinvolto pedoni e ciclisti, e quattro delle cinque persone vittime di incidenti mortali erano pedoni o ciclisti. «L’ Europa e molti suoi paesi, quali la Francia, hanno già intrapreso azioni concrete per la sicurezza dei ciclisti, come ad esempio quella di apporre numerosi segnali stradali che raccomandano agli automobilisti di mantenere una distanza adeguata dalle biciclette in fase di sorpasso: cosa stiamo aspettando?».
Maria Silvia Cabri
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