Come si presenta ora l’ operatività del consiglio d’ amministrazione di Aimag dopo la richiesta di revoca di tre consiglieri su cinque?
Lo chiede Carpi Futura in un’ interrogazione a sindaco e giunta.
Il documento muove dalla spaccatura che nel Settembre del 2021 si è verificata all’ interno del patto di sindacato di Aimag a motivo della scelta sulla quotazione o meno della multiutility in Borsa. «Il contrasto ha portato alle dimissioni del presidente Fabio Zacchi (esponente dei sindaci della Bassa) e alla nomina – quale nuovo presidente del patto, del sindaco di Bastiglia Francesca Silvestri, sostenuta dai sindaci delle Terre d’ Argine, di Bastiglia e Bomporto – scrive Carpi Futura nelle premesse del documento – Nell’ ottobre del 2021 aveva creato sconcerto la decisione dei tre consiglieri, espressi dall’ Area Nord e dalla Bassa mantovana, Matteo Luppi, vicepresidente, e i consiglieri Giuliana Gavioli e Giorgio Strazzi, di convocare una riunione dell’ organismo sostituendosi al presidente in carica, Gianluca Verasani.
Il 18 ottobre il patto di sindacato aveva votato la proposta di revoca dei tre consiglieri Matteo Luppi, Giuliana Gavioli e Giorgi Strazzi.
I sindaci della Bassa mantovana non avevano però partecipato alla riunione del patto di sindacato, confermando la loro fiducia ai tre consiglieri».
Carpi Futura definisce queste premesse “sconcertanti” e chiede, nel documento firmato dai consiglieri Michele Pescetelli e Anna Colli, se l’ assemblea societaria sia «stata poi convocata per dare seguito al voto del patto di sindacato?
E i tre consiglieri dei quali i sindaci costituenti la maggioranza del patto di sindacato avevano richiesto la revoca, prestano tuttora la loro opera nel cda di Aimag? Il presidente di Aimag, visti i contrasti interni e la sfiducia votata dai sindaci ad alcuni dei membri del cda, ritiene di essere in condizioni di operatività? L’ attuale cda è in grado di consentire un’ operatività di Aimag che non sia limitata alla sola ordinaria amministrazione?».