Le tensioni sul destino di #Aimag che si alimentano del contrasto tra area nord e sud dei comuni serviti dalla multiutility, tra maggioranza di centrosinistra e schieramenti di centro e di destra nella zona sud e dentro lo stesso Pd sono esplose ieri sera al Consiglio comunale. A fare da detonatore è stata la mozione presentata da Cinque Stelle, Lega e Fratelli d’Italia di censura circa l’operato del Sindaco all’ultima assemblea dei soci Aimag del 29 giugno scorso, di diffida a ripetere simili prese di posizione e di impegno a ricostituire il Patto di sindacato fra tutti i comuni soci, così da mantenere di fatto il controllo pubblico sulla società. La firma era dei tre partiti – poi l’ha votata anche Carpi Futura che si è vista accogliere un emendamento che ne attenuava solo i toni –, ma a interpretarla, mettendoci competenza da commercialista e sindaco revisore.
Il fuoco di fila continua con Michele Pescetelli (#CarpiFutura) che mette in discussione la liceità del voto del Sindaco in quanto consegnatario delle azioni della partecipata all’interno dell’assemblea dei soci senza chiara direttiva dell’amministrazione di cui il Consiglio Comunale è espressione quando si tratta di partecipate. Al momento della votazione il Sindaco Bellelli si astiene, la maggioranza rigetta la mozione con dodici voti contrari contro i sette favorevoli delle opposizioni. E ora che succederà in vista dell’imminente Assemblea di Aimag convocata per lunedì 2 ottobre?

 

 

Aimag, le opposizioni unite contro il Sindaco: “è il Comune il proprietario delle azioni”