Salute & Famiglia

Lettera aperta al Sindaco di Carpi sul Pronto Soccorso

By 8 Marzo 2015 Maggio 15th, 2015 No Comments

Carpi, 8 marzo 2015

Caro Sindaco,

lei non fa che parlare dei grandi investimenti che la città sta compiendo per realizzare strutture che miglioreranno la risposta ai bisogni di salute dei carpigiani.

Mentre annuncia ai quattro venti la futura edificazione della Residenza psichiatrica e della Casa della Salute, quasi che il solo nominarli abbia potere taumaturgico, i nervi e la salute dei carpigiani sono messi a dura prova dalle estenuanti attese che li attendono qualora si debbano rivolgere al Pronto Soccorso per un bisogno di cura urgente. Problema annoso e diffuso in tutta Italia, come testimoniato anche dall’articolo apparso di recente su un quotidiano nazionale, ma che a Carpi si manifesta con alcune peculiarità rispetto al panorama provinciale e regionale, anche in relazione all’organizzazione della rete territoriale dei servizi.

Innanzitutto il numero elevato di accessi all’anno, stimabili ormai da tempo intorno ai 45.000, che fanno del Pronto Soccorso di Carpi il primo in provincia e da questa prima osservazione nascono subito una riflessione e una domanda. Carpi è l’unico distretto della provincia di Modena, ma anche l’unico fra tutti i distretti delle province limitrofe, a non avere un ambulatorio di Continuità Assistenziale, dove i medici di guardia medica in turno la notte e nei festivi possano accogliere i pazienti per visitare e fare terapie, ricettazione urgente, rilascio di certificati di malattia e per piccoli infortuni sul lavoro, eventuale avvio di percorsi di urgenza territoriale (cosiddetti percorsi di urgenza B e U che non necessitano di passaggio dal Pronto Soccorso). Il Pronto Soccorso di Carpi è al contempo sovraccaricato quotidianamente di richieste di prestazioni di bassa priorità (gestibili spesso tramite percorsi ambulatoriali). Nel 2014 sono stimabili in circa 5.000 i Codici Bianchi e addirittura 31.000 i Codici Verdi (in aumento rispetto al 2013 quando erano circa 3.500 e 30.000), per i quali i tempi di attesa possono arrivare a svariate ore! A confermare quanti accessi inappropriati giungono al Pronto Soccorso di Carpi vanno letti anche i dati sull’esito degli accessi in Pronto Soccorso: nel 2014 sono stati 4.200 i ricoveri (appena il 9% sul totale degli accessi contro una media provinciale del 13%) e ben 2.900 gli abbandoni del Pronto Soccorso da parte di utenti stanchi di aspettare (ma evidentemente non così gravi)!

Ma quale alternativa hanno i carpigiani se non rivolgersi al Pronto Soccorso nelle ore notturne, il sabato e i giorni festivi?
Effettivamente una risposta hanno provato a darla i Medici di famiglia del distretto di Carpi che, attraverso la cooperativa Meditem, hanno avuto il merito e la lungimiranza di avviare ormai da anni un ambulatorio a libero accesso aperto nel fine settimana e nei festivi; perché allora l’Amministrazione Comunale (di cui lei faceva parte in veste di Assessore al sociale e alla sanità) non alzava la voce quando l’AUSL tagliava le risorse destinate al presidio ambulatoriale gestito da Meditem, che si è vista così costretta ad operare una netta riduzione di orario (operante attualmente solo il sabato pomeriggio e la domenica mattina)?

Si è forse valutato che non avesse un impatto significativo sulla riduzione del ricorso al Pronto Soccorso ? Allora tanto valeva chiudere completamente il Meditem e impiegare diversamente quelle risorse !

La seconda peculiarità è l’elevato tasso di accesso di pazienti in età pediatrica (0-14 anni). Come dimostrato dai dati 2013 e 2014 al Pronto Soccorso di Carpi accede una quota significativamente più alta rispetto alla media provinciale. Pochissimi di questi per invio diretto da parte del pediatra.

Urge un’analisi approfondita del problema, di cui l’AUSL deve farsi carico, intanto alcune domande le poniamo noi. E’ garantito un numero di ore adeguato di apertura degli ambulatori dei pediatri?

E’ diffusa la medicina in rete? Funziona il sistema della reperibilità telefonica? I pediatri effettuano le visite al domicilio laddove necessario specie per i piccoli pazienti con disabilità e malattie croniche?

Vi è nella rete un’adeguata offerta specialistica ambulatoriale pediatrica?

Anche se non in diretta connessione con il problema Pronto Soccorso, ci permettiamo un’ultima osservazione riguardo all’adeguatezza dell’offerta specialistica di base sul territorio carpigiano .

Accogliamo con favore l’incremento di offerta programmato dall’AUSL di recente con un piano per contenere i tempi di attesa, tuttavia dobbiamo muovere una critica importante. Andando a leggere con attenzione i bandi per il conferimento di nuovi incarichi di specialistica balza all’occhio che si tratta di incarichi della durata di 12 mesi “non rinnovabili” con tre rischi conseguenti: il primo che gli specialisti più bravi abbiano guardato altrove in cerca di contratti più appetibili, il secondo è che fra un anno anche agli specialisti capaci non si potrà rinnovare l’incarico se non dopo nuova procedura selettiva (della serie “burocrazia al potere ora e sempre”), il terzo rischio è che fra un anno siamo di nuovo e daccapo e chi avrà bisogno di una prestazione specialistica si armerà di nuovo di santa pazienza… Il suddetto piano è già stato sottoposto alla Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria? Se sì, Lei non ha avuto niente da rilevare in proposito?

Lei Sindaco non fiata su questi temi: o non sa o gliela raccontano che poi è la stessa cosa.

Vorremmo dissipare il sospetto che fosse primariamente interessato al fatto che le suddette strutture (Casa della salute e residenza psichiatrica) siano pronte giusto in tempo a ridosso della prossima campagna elettorale del 2019… Confidando che non sia così Carpifutura le suggerisce di pensare anche ad interventi concreti, realizzabili in tempi brevi e a basso costo, in conformità con la normativa regionale; lo fa chiedendo, tramite la mozione presentata al Consiglio Comunale, il suo impegno a proporre in Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria l’applicazione della Delibera Regionale 264/2003 che prevede di collocare, in prossimità della struttura di Pronto Soccorso con elevato numero di accessi (più di 30.000 accessi all’anno), un ambulatorio di continuità assistenziale notturna, prefestiva e festiva. Ad esso potranno essere indirizzati quei cittadini che, previa valutazione da parte del triage di Pronto Soccorso, presentino problemi di salute che non abbiano caratteri di gravità e urgenza trovandovi una risposta appropriata e in tempi accettabili.

Einaudi invitava, nelle sue “Prediche Inutili”, a “Conoscere per deliberare”: noi più sommessamente, ma speriamo non inutilmente, la invitiamo a studiare e a mettersi in ascolto dei suoi concittadini prima di prendere decisioni, invece di farsela raccontare dal Direttore Generale di turno (vedi alla voce fondi europei per la ricostruzione fermi al Policlinico, Sale Operatorie chiuse per mesi e sottoutilizzate, ripetuti stop della Radioterapia…).

Cordiali saluti

Firmato: Gruppo di lavoro sanità di CARPI FUTURA

Giorgio Verrini, Anna Azzi, Paolo Pettenati, Lorenza Pallavicini, Giliola Pivetti, Davide Lugli.

 

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Pronto soccorso di Carpi – immagine presa dal Web