Carpi, 21 gennaio 2015
NOTE AL BILANCIO DI PREVISIONE PER L’ESERCIZIO 2015, BILANCIO PLURIENNALE 2015/2017, PIANO POLIENNALE DEGLI INVESTIMENTI E RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA PER GLI ESERCIZI 2015/2017 DELL’UNIONE TERRE D’ARGINE
Cari colleghi,
iniziamo le nostre considerazioni su questo bilancio preventivo, partendo dal primo punto delle linee programmatiche che riguardano il TERRITORIO.
Prendiamo atto della volontà politica di mantenere pressoché costante, rispetto agli anni passati, l’impegno di spesa corrente per le attività legate al territorio. Leggiamo inoltre sui giornali che proprio ieri, martedì 20 gennaio, i Sindaci dei Comuni dell’Unione delle Terre d’Argine hanno incontrato in Municipio a Novi il Prefetto di Modena Michele di Bari, che ha sottolineato come nel territorio dell’Unione non vi siano stati incrementi di reati di microcriminalità. Purtroppo tra i cittadini è invece dilagante una percezione molto diversa del problema, anche nella consapevolezza che sempre più spesso gli episodi di microcriminalità non entrano nelle statistiche del Prefetto: diversi reati non vengono neppure denunciati vista la frequente inutilità di questa azione. La polizia locale conta oggi 103 risorse umane in servizio più 1 dirigente incaricato.
Purtroppo una parte considerevole di questo piccolo esercito, formato e preparato per garantire sicurezza al nostro territorio, è oggi impegnato dietro ad una scrivania. E’ evidente come questo equilibrio debba essere stravolto. Prendiamo atto quindi dell’impegno programmatico dell’amministrazione in attività di riorganizzazione del Corpo, ma troviamo la descrizione del progetto assolutamente nebulosa e non vediamo alcun accenno a impegnare più forze dell’ordine sul territorio.
Nessun accenno a progetti di coordinamento stringente con altre forze di polizia. Nessun accenno a progetti volti alla sensibilizzazione e incentivazione dell’attivismo civico in tema territorio e sicurezza. Nessun accenno alla volontà politica di mappatura del territorio in ottica di prevenzione di attività criminali, anche considerando, per quanto possibile, fenomeni di degrado noti o eventi che non sfociano in denunce. L’impegno espresso è infatti focalizzato quasi interamente sul fronte della sicurezza stradale. Carpi Futura ritiene indispensabile dedicare risorse in attività di sburocratizzazione e riorganizzazione delle risorse umane dell’Unione Terre d’Argine, con l’obiettivo di snellire il lavoro amministrativo del Corpo e aumentare la presenza di vigili sul territorio. Meno vigili alla scrivania e più vigili in strada!
Sul piano dei SERVIZI ALLA PERSONA, chiediamo in che modo le risorse provenienti dal Fondo regionale per la Non autosufficienza (circa 10 mln di euro/anno), utilizzate per la realizzazione del piano di Zona, siano rendicontate. Negli ultimi anni il nostro Distretto ha avuto una capacità di programmare la spesa costantemente e significativamente inferiore alla media sia regionale che provinciale provocando un trascinamento di circa 1 mil di euro/anno. Questo fatto, seppur giustificato dall’amministrazione come “fisiologico”, è invece misura di mancanza di coraggio politico oltre che di manifesta insufficienza di programmazione della spesa per sostenere i costi assistenziali degli anziani e dei disabili nelle strutture, per l’assistenza domiciliare, per gli assegni di cura e così via.
- Sul piano dei servizi alla persona, inoltre, riteniamo indispensabile:
- Costruire progetti ed un apposito regolamento che impegnino i beneficiari di contributi a fondo perduto in attività socialmente utili, collaborando in tal modo alla buona organizzazione della vita cittadina.
- Mettere in evidenza la ricaduta prevista, in termini di spesa per l’Unione, legata all’omogeneizzare tra i quattro comuni delle TdA del regolamento di accesso ai servizi residenziali per anziani e disabili.
- Migliorare e non semplicemente “verificare”, come citano le linee programmatiche, i servizi di refezione e di ristorazione scolastica in tutta l’Unione Terre d’Argine. Questo servizio, con un buon tasso di copertura della spesa intorno al 77%, è oggi infatti fortemente criticato da molte famiglie.
- Rivedere completamente il servizio di trasporto scolastico, che vanta invece un tasso di copertura assai più basso con una previsione del 18 % per il 2015 e non soddisfa per niente le esigenze del territorio oltre a non sfruttare le sinergie e i vantaggi economici che si otterrebbero da una riorganizzazione totale del servizio, con l’obiettivo di collegare i quartieri e le frazioni alle scuole di stradario di riferimento, saturando meglio i mezzi ed aumentando di conseguenza le entrate relative all’utilizzo del servizio.
- Dare evidenza di come il nuovo ISEE sarà utilizzato per l’assegnazione di contributi economici, sconti sui servizi ecc. Questo alla luce del fatto che, se il calcolo dell’ISEE è senz’altro un fatto tecnico che risponde a norme nazionali, le sue modalità applicative rientrano nelle libertà dell’amministrazione e sono un fattore squisitamente politico e in grado di determinare quale tipologia di utente favorire o sfavorire.
Sul piano della PROMOZIONE ECONOMICA TERRITORIALE, pur integrata dalle analoghe poste nei singoli bilanci comunali, la sola gestione dello sportello unico per le imprese con una previsione di spesa corrente consolidata di 0,25 mil/anno ci sembra una miseria! In particolar modo, se consideriamo che i 4 Comuni delle TdA sono tutti inseriti nella Zona del Cratere Sisma e che, in teoria, dovevano ricevere una particolare e “duplice attenzione” per favorire gli investimenti per la ricostruzione e per l’avvio di Nuove Imprese. La centralizzazione di servizi di promozione economica territoriale nelle TdA deve essere vista come un’opportunità strategica per tutti i Comuni membri e gli sforzi per la ripresa economica del nostro territorio devono essere massimi! Chiediamo incubatori, microcredito, fondi rotativi, sostegno concreto alla ripresa economica.. deve pensarci Renzo Rosso della Diesel ad aiutare il tessuto economico emiliano a reagire?
Sui SERVIZI GENERALI DI SUPPORTO, non possiamo che constatare un imbarazzante impiego di risorse in attività di gestione e amministrazione del personale: si parla di una spesa corrente consolidata di circa 1,65 milioni di euro, con l’impiego di 23 risorse umane coinvolte nella gestione del personale. Valori altissimi!
Siamo inoltre assolutamente in disaccordo con l’impegno di 170.000 euro/anno per lo stipendio di un direttore generale.
Ruolo che si spiega ancor meno se si tiene in considerazione che molte funzioni di direzione e supporto sono state delegate al comune di Carpi con delibera di giunta dell’Unione del 12 dicembre 2012, n. 83, con un impegno di spesa, per il 2015, di circa 1,7 milioni di euro/anno.
In ultimo, sul tema della fatturazione elettronica e della dematerializzazione, constatiamo come si tratti il tema esclusivamente in termini di spesa.
Nulla si evince sulle aspettative di saving legate a benefici amministrativi per lo snellimento dei processi di gestione delle fatture e delle pratiche di archiviazione fisica. L’intento normativo è infatti senz’altro quello di perseguire risparmio ed efficientamento.
La letteratura parla di un beneficio complessivo, per singola fattura ricevuta, pari a circa 17 euro.
Se questi benefici sono senz’altro occultati dalla gestione del cambiamento nell’anno in corso, dovrebbero invece divenire concreti nel 2016 e 2017.
Quante sono le fatture ricevute in un anno dall’Unione Terre d’Argine? Quanto si stima di risparmiare? O meglio, come si è programmato di riorganizzare il tempo delle risorse addette alla contabilizzazione delle fatture?
Concludo con una piccola battuta, che spero mi perdonerete, sulla demagogia di alcuni passaggi degli impegni politici presi.
Bello parlare di politiche per l’Educazione e l’Informazione ambientale e addirittura di rafforzamento dell’azione di Green Public Procurement (Acquisti VERDI)… ma non potremmo partire dalla raccolta differenziata in sala consiliare?
Anna Azzi
Carpi Futura